Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

martedì 2 novembre 2010

Rassegna Stampa 31/10/2010

Il Sole 24 Ore

Principi chiari per i documenti sul transfer price (M. Bini, pag. 23)
Il provvedimento dell’agenzia prot. 2010/137654 del 29.09.2010 delle Entrate in tema di prezzi di trasferimento è stato accolto come un passo nella direzione di un maggior dialogo fra amministrazione fiscale e imprese, attraverso la redazione di un nuovo documento volto a spiegare ruoli e funzioni di ciascuna entità nella catena del valore di gruppo.

Black list a impegno unico (L. De Stefani, pag. 24)
“Gli intermediari possono sottoscrivere e consegnare ai propri clienti un unico impegno alla trasmissione telematica per le comunicazioni black list riferite a più periodi, senza predisporne di nuove mensilmente o trimestralmente”.

Italia Oggi
Conferimenti, neutralità in toto (F. Cornaggia, pag. 22)
La norma di comportamento n. 178 di ottobre 2010 dell’Associazione italiana Dottori Commercialisti (Aidc) ha risolto uno dei dubbi ancora presenti con riguardo al regime fiscale delle operazioni di conferimento, stabilendo la neutralità dell’operazione anche con riguardo agli ammortamenti: la conferitaria dovrà calcolarli applicando le aliquote fiscali al costo originario, indipendentemente dal valore iscritto nella sua contabilità.

Nessun peso alla svalutazione (F. Cornaggia, pag. 23)
La nota tecnica della norma n. 178 dell’Aidc offre una serie di esemplificazioni pratiche che dettano i comportamenti da adottare in tutte le diverse situazioni.

Liti tributarie, rischio saturazione (V. Stroppa, pag. 10)
La Relazione annuale per il 2009 del Dipartimento delle finanze segnala, nonostante i miglioramenti in termini di efficienza, una litigiosità fiscale in continua crescita.

Rischiosità fiscale, analisi a tappe (A. Bongi, pag. 8)
La selezione delle posizioni da sottoporre a controllo da parte del Fisco avviene attraverso l’individuazione di specifici fattori di rischiosità e pericolosità fiscale: la manovra correttiva d.l. 78/2010 ha implementato ulteriormente tali fattori di selezione dei contribuenti, introducendo quello delle c.d. “imprese in perdita sistemica”, nonché quello delle imprese definite “apri e chiudi”.

Scudo fiscale, appeal senza confini (G. Frontoni, pag. 5)
I governi dei maggiori Paesi dell’OCSE, dagli Stati Uniti all’Europa, hanno varato o stanno varando una serie di misure temporanee di carattere fiscale destinate a convogliare nelle casse erariali nuovi fondi per finanziare i deficit di bilancio generati dalla crisi.

Un intento comune con declinazioni diversificate (G. Frontoni, pag. 5)
Argentina, Australia, Francia, Grecia, Israele, Italia, Messico, Olanda, Portogallo, Sudafrica, Turchia, Regno Unito e Usa sono i membri dell’OCSE che hanno predisposto programmi speciali di amnistia tributaria per coloro che regolarizzano i fondi trasferiti illecitamente oltre confine.

L’Europa dell’Est punta sul mix (R. Corciulo, N. Rucli, pag. 20)
Nonostante alcuni paesi dell’est Europa abbiamo ripreso a crescere, ciò che preoccupa sono le politiche attuate da alcuni governi dell’Europa centro-orientale per contenere il deficit di bilancio: tagli della spesa pubblica e aumento delle imposte sui consumi.