Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

martedì 14 dicembre 2010

Rassegna Stampa 13/12/2010

Il Sole 24 Ore

Transfer price all’ultimo esame (D. Bergami, L. Miele, Norme e tributi, pag. 2)
Entro il 28.12.2010 le imprese dovranno comunicare all’AF di aver predisposto la documentazione sul transfer pricing riferita ai periodi d’imposta fino al 2009 incluso; punti focali sono l’analisi di comparabilità dei prezzi e la scelta del metodo da adottare.

La compliance può estendere il raggio d’azione (D. Bergami, L. Miele, Norme e tributi, pag. 2)
La nuova compliance introdotta dalla manovra estiva in tema di prezzi di trasferimento lascia trasparire un’opportunità nel regime delle prove: almeno nelle transazioni infragruppo con imprese black list, una politica di prezzi ben documentata agevolerebbe il contribuente nella dimostrazione della deducibilità di tali costi.

Pmi con regime agevolato: l’aggiornamento è triennale (A. Ferrario, Norme e tributi, pag. 2)
Le Pmi, individuate dal provvedimento delle Entrate del 29.09.2010 nelle holding, sub-holding e controllate con un volume d’affari fino a euro 50 milioni, possono aggiornare le analisi economiche volte alla determinazione e documentazione di prezzi di trasferimento a valore normale ogni 3 anni, anziché con cadenza annuale.

Le semplificazioni sono un tratto comune (L. Marchetto, Norme e tributi, pag. 2)
Una disciplina semplificata in tema di oneri di documentazione differenziati in funzione della complessità delle imprese è prevista con diverse modalità applicative in quasi tutti i paesi europei.

L'acconto Iva si può alleggerire (L. Signorini, G. Valcarenghi, Norme e tributi, pag. 3)

La situazione di scarsa liquidità delle imprese può imporre il calcolo dell’acconto Iva del prossimo 27 dicembre con l’utilizzo del metodo previsionale o di quello analitico, al fine di ridurre l’esborso finanziario e non anticipare somme non realmente dovute all’erario.

L’estinzione segna lo spartiacque per il versamento (P. Meneghetti, Norme e tributi, pag. 3)
La distinzione, nell’ambito delle trasformazioni sostanziali soggettive, fra quelle che determinano l’estinzione del soggetto dante causa e quelle che non comportano tale estinzione, si riflette anche sull’acconto Iva. Tale problematica è stata affrontata in particolare dalle risoluzioni 183 del 1995 per le scissioni e dalla 52 del 1991 per le fusioni.

Il ravvedimento sana l’irregolarità (S. Cerato, G. P. Ranocchi, Norme e tributi, pag. 3)
Nel caso di irregolarità nel versamento dell’acconto Iva, il contribuente potrà procedere spontaneamente alla regolarizzazione della posizione ricorrendo al ravvedimento operoso nel termine breve o nel termine lungo. Ciò consentirà di usufruire di sconti sulle sanzioni dovute.

Penale sulle omissioni oltre 50 mila € (S. Pellegrino, Norme e tributi, pag. 3)
I contribuenti che non salderanno entro il 27 dicembre i debiti Iva residui del 2009 superiori a euro 50 mila, possono essere assoggettati alla reclusione da 6 mesi a 2 anni come prevede l’art. 10-ter del Dlg. 74/2000, a prescindere dal fatto che l’omissione derivi dall’assoluta mancanza di fondi.

Rettifica anche con altri atti (R. Bresciani, Norme e tributi, pag. 4)
La sentenza della Cassazione n. 24335 dell’1.12.2010 ha stabilito in materia di Iva la legittimità dell’utilizzazione della documentazione reperita presso terzi, invertendo così l’onere della prova della fondatezza della pretesa sul contribuente.

Il centro servizi non sta in giudizio (G. Piagnerelli, Norme e tributi, pag. 4)
La sentenza della Corte di Cassazione n. 22998 del 2010 ha stabilito che il centro servizi delle imposte dirette non è legittimato a stare in giudizio, l’unica parte processuale legittimata essendo l’Agenzia delle entrate.

Comunicazione preventiva per la cartella (F. Falcone, A. Iorio, Norme e tributi, pag. 4)
La Ctr di Roma con la sentenza n. 294/38/10 ha previsto la nullità della cartella di pagamento notificata a seguito di controllo formale, senza che sia stato preventivamente comunicato al contribuente l’esito dell’attività di liquidazione.

Avviso valido senza confronto (R. Bresciani, Norme e tributi, pag. 4)
La Cassazione con l’ordinanza n. 24182 del 29.11.2010 ha affermato che l’accertamento tributario si esaurisce in un provvedimento autoritativo con il quale l’AF fa valere la propria pretesa e fornisce al contribuente gli strumenti per esperire l’impugnazione giudiziale.

La riorganizzazione non configura cessione d’azienda (F. Bogetti, Norme e tributi, pag. 4)
La Ctp di Milano con la sentenza n. 396/1/10 ha concluso che, ai fini dell’imposta di registro, la “spoliazione delle attività italiane” e l’affidamento di alcune di queste all’estero nell’ambito di una riorganizzazione aziendale non configura una cessione di ramo d’azienda.



Per l’area attrezzata c’è l’esenzione (R. Bresciani, Norme e tributi, pag. 4)
La Cassazione con l’ordinanza n. 24098 del 26.11.2010 in tema di Ici ha stabilito che non è qualificabile come edificabile un’area compresa in una zona destinata a verde pubblico attrezzato dal piano regolatore.


Italia Oggi


Tessile, documentazione leggera (R. Lenzi, pag. 16)
Le imprese del settore tessile-moda potranno usufruire del credito d’imposta per le spese relative ai campionari e collezioni, effettuate nell’esercizio 2010, comunicando semplicemente entro il 31.12.2010 l’importo di spesa sostenuto nel corso dell’anno.

Pace fiscale più cara (D. Liburdi, pag. 4)
Con la Finanziaria 2011 è prevista una stretta sulle sanzioni dovute dal contribuente per poter accedere ai meccanismi premiali previsti in via amministrativa o contenziosa.

Ravvedimento operoso al test di convenienza (D. Liburdi, pag. 4)
La Finanziaria per il 2011, in materia di omessi, carenti o tardivi versamenti, non modifica la misura della sanzione (riduzione ad un terzo) nel caso di pagamento sulla base della notifica di un avviso bonario al contribuente, in seguito alla liquidazione della dichiarazione effettuata ai sensi dell’art. 36 bis del Dpr 600/1973.

Accertamento con adesione, le sanzioni lievitano (D. Liburdi, pag. 4)
Le sanzioni previste in caso di accertamento con adesione per le imposte sui redditi e per le imposte indirette, a seguito della Finanziaria 2011, saranno dovute nella misura di un quarto.

L’applicazione dal 1° febbraio (B. Liburti, pag. 5)
La manovra per il 2011 modifica tutte le previsioni sanzionatorie previste per gli atti definibili notificati a partire dall’1.02.2011 e dunque relativi al periodo d’imposta 2007 e successivi. La manovra estiva, invece, fissa la previsione di esecutività degli accertamenti a far data dal 1° luglio 2011.

Crediti, il fallimento fa da confine (F. Cornaggia, N. Villa, pag. 24)
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 22135 del 29.10.2010 ha stabilito che le perdite sono deducubili esclusivamente nell’esercizio di competenza, ossia quando si acquista la certezza della irrecuperabilità del credito. Nell’ipotesi di fallimento tale certezza è acquisita con la sentenza dichiarativa del medesimo.



Svalutazione, arduo conciliare i metodi (F. Cornaggia, N. Villa, pag. 25)
Considerato che il criterio civilistico prevede delle svalutazioni puntuali dei crediti mentre quello fiscale un meccanismo di deducibilità per masse, ai fini dell’accantonamento al relativo fondo, sarebbe utile mantenere in contabilità due distinti fondi rischi su crediti: uno fino a concorrenza dell’importo fiscalmente deducibile (fondo su crediti fiscali), l’altro per la parte eccedente (fondo su crediti tassato).

Credito d’imposta condizionato (P. Pennesi, G. Ripa, pag. 12)
La detraibilità delle imposte pagate all’estero, al fine di evitare la doppia tassazione, viene condizionata dall’art. 165 Tuir alla sussistenza della condizione della “definitività” delle stesse (imposte irripetibili), mentre la quota d’imposta estera da detrarre dall’imposta italiana è stabilita in base al rapporto tra il reddito estero e quello complessivo al netto delle perdite.

I riporti evitano doppie tassazioni (S. Canzonetta, G. Ripa, pag. 13)
L’introduzione del meccanismo “carry back” e di “carry forward” delle imposte pagate all’estero a titolo definitivo riconosce al contribuente la possibilità di riportare in avanti o all’indietro per otto anni il credito d’imposta relativo ai redditi prodotti all’estero formatosi per la parte eccedente la quota di tributo domestico.

Crediti Ici e Irap in prima linea (A. Bongi, pag. 11)
Con le tre sentenze n. 11930 del 15.05.2010, la n. 24608 del 3.12.2010 e la n. 4861 del 1.03.2010, la Cassazione ha sancito la natura privilegiata dei crediti Irap e dei crediti Ici per l’insinuazione al passivo fallimentare. Sono ammesse solo in via chirografaria le spese sostenute dal concessionario della riscossione per tale insinuazione.

Iva di gruppo a modelli unificati (F. Ricca, pag. 9).
Dal 2011 l’attivazione della procedura di liquidazione di gruppo dovrà essere trasmessa per via telematica; non sarà più necessario, pertanto, inviare copia della comunicazione ai vari uffici competenti nei confronti delle diverse società aderenti. Il nuovo modello Iva 26 dovrà essere utilizzato anche per comunicare eventuali variazioni.

Tributi, solidarietà ampliata (N. Villa, pag. 8)
La legge di stabilità interviene sull’art. 57 del Dpr 131/86 prevedendo che l’utilizzatore dei contratti di leasing sia debitore solidale tenuto al pagamento dell’imposta di registro. Viene prevista la registrazione solo in caso d’uso per le locazioni finanziarie immobiliari.

Leasing, ipocatastali a formula piena (N. Villa, pag. 7)
La legge di stabilità oltre a prevedere la solidarietà ai fini dell’imposta di registro del conduttore dell’immobile in leasing, ha previsto il pagamento di un’imposta sostitutiva delle ipotecali per tutti i leasing in corso dal 1°gennaio 2011.