Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

giovedì 18 novembre 2010

Rassegna Stampa 18/11/2010

Il Sole 24 Ore

Sull’acconto pesano le fusioni (L. Gaiani, pag. 36)
Si ricorda che ai fini della valutazione della base di calcolo dell’acconto, se l’atto di fusione è stato iscritto nel registro delle imprese prima del 30.11.2010, l’incorporante dovrà tener conto anche dell’importo che sarebbe stato pagato dalla società estinta.

Previsionale più difficile se c’è la retroattività (L. Gaiani, pag. 36)
In presenza di operazioni straordinarie con efficacia retroattiva è consentito adottare il metodo previsionale per il calcolo degli acconti. E’ necessario, però, che i conteggi relativi all’eventuale minore imposta da versare all’Erario siano effettuati in modo congiunto (come avviene nel consolidato fiscale), al fine di evitare che la riduzione dell’imposta di una di esse sia compensata dall’aumento generato dai redditi di altre.

Gli aiuti alle imprese divisi in tre strumenti (C. Fotina, pag. 25).
La riforma degli incentivi alle imprese prevederà tre sole categorie di incentivazione: la strumentazione automatica (incentivi fiscali e voucher), i bandi per finanziamenti di programmi più organici (come Industria 2015) e, infine, le procedure negoziali per il finanziamento di progetti di investimento oltre i 20 mln di euro.

(A. Carli, M.C. De Cesari, M. Peruzzi, pag.10).
Ieri, 17.11.2010, durante il Forum collegato lavoro, il direttore dell’agenzia delle Entrate, A. Befera, ha annunciato che la sperimentazione del 770 mensile, che sarebbe dovuta partire già dal 2010, avverrà nel prossimo anno. Il rinvio verrà comunicato nel prossimo Dl. milleproroghe.

Comunicazioni cumulative sopra i 3mila euro (M. Bellinazzo, pag. 35)
Le modalità e i termini dell’obbligo di comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva superiori a 3mila euro (introdotto dal Dl. n. 78/2010) verranno definite con provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate. Ieri, intanto, durante il Forum collegato lavoro, è stato anticipato che le comunicazioni saranno cumulative e dovrebbero riguardare sia le operazioni rilevanti con altre imprese che quelle con soggetti privati.


Italia Oggi

Fisco elastico sulle cause ostative (F. Vedana, pag. 23)
L’agenzia delle Entrate con la risoluzione dell’11.11.2010 ha precisato che la rimozione delle cause ostative, indicate nella dichiarazione riservata di emersione, potrà essere effettuata anche dopo il 31.12.2010 mediante l’utilizzo di un contratto di amministrazione di beni senza intestazione a favore di una società fiduciaria.

Transfer pricing, imprecisioni peccati veniali (V. Stroppa, pag. 25)
L’Associazione italiana dottori Commercialisti (Aidc) di Milano con la circolare n. 21 del 15.11.2010 ha affermato che eventuali inesattezze nella predisposizione della “TP documentation” non impediscono al contribuente di invocare la penalty protection, a condizione che non pregiudichino il corretto svolgimento dell’attività di controllo.

Sanzioni, criterio per due (D. Liburdi, pag. 24)
In risposta ad una interrogazione parlamentare il sottosegretario S. Viale ha delineato un’ipotesi di studio che determinerebbe l’assimilazione della sanzione per l’omesso invio delle comunicazioni relative alle minusvalenze su partecipazioni quotate a quella prevista per la mancata indicazione dei costi black list. Per l’ipotesi dell’omesso invio si passerebbe dalla indeducibilità al concetto di violazione formale.


Cooperazione fiscale Ue, l’Italia pone veto (G. Frontoni, pag 27).
Secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Economia, l’Italia porrà il veto sulla nuova proposta di direttiva comunitaria sulla cooperazione amministrativa fiscale. La stessa, sottolinea il ministro Tremonti, è attualmente violata da accordi bilaterali che ad es. la Svizzera ha concluso con Germania e Regno Unito e che consentono il mantenimento del segreto bancario elvetico, in cambio dell’introduzione di una nuova imposta anonima liberatoria a carico dei non residenti che hanno patrimonio in Svizzera.

Il giudice modifica l’accertamento (D. Alberici, pag. 26)
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 23171 del 17.11.2010 ha stabilito che la Ctr può modificare l’accertamento nell’ambito dell’importo preteso dall’ufficio, anche riducendolo.

In house, Iva non estensibile (R. Rosati, pag. 24)
Il sottosegretario S. Viale, nel question time del 17.11.2010, ha precisato che alle società “in house providing” degli enti locali non può esteso lo stesso trattamento Iva che viene riconosciuto agli organismi di diritto pubblico, né per l’esclusione della soggettività passiva né per l’esenzione dei servizi socio-sanitari.