Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

lunedì 15 novembre 2010

Rassegna Stampa 15/11/2010

Il Sole 24 Ore

Il leasing cerca il rilancio con la semplificazione fiscale (G. Albano, G. Parente, pag. 9)
Il maxiemendamento alla legge di stabilità in discussione alla Camera punta ad una semplificazione fiscale in materia di leasing immobiliare. Per gli immobili strumentali, è previsto il pagamento di imposte ipocatastali al 4% una tantum all'acquisto dell'immobile (a fronte dell'attuale doppio pagamento del 2% al momento dell'acquisto dell'immobile e del suo riscatto, oltre che di un'imposta di registro pari all'1% sui canoni annuali, successivamente scomputabile).

Il fotovoltaico regge ai tagli (C. Dell’Oste, pag. 18)
Gli incentivi statali concessi alle imprese che installano un impianto fotovoltaico subiranno una riduzione del 18-20% a partire dall’1.01.2011. Ciononostante, non è compromessa la sostenibilità dell’operazione: l’investimento, se ben congegnato, si ripaga in 6-7 anni (che salgono fino a 17 anni nel caso si ricorra ad un finanziamento).

Investimenti e interessi passivi i nodi fiscali (L. Gaini, pag. 4)
Le imprese non usufruiranno nel 2011 di incentivi statali per i loro investimenti (Tremonti-ter). Peraltro, la loro situazione risulta aggravata anche dalla crisi economica: la drastica riduzione dei ricavi non permette a molte imprese di dedurre integralmente gli interessi passivi, anche se relativi al finanziamento di investimenti produttivi.

Nell’accertamento sintetico vince la presunzione (D. Deotto, Norme e tributi, pag. 1)
L’accertamento sintetico è sempre più strumento di lotta all’evasione, a causa del gran numero di contribuenti che ne è interessato. Esso si basa su una presunzione legale, basata sulle spese sostenute, da cui si desume il reddito, e che spetterà al contribuente confutare.

Il fisco ribalta la prova sul contribuente (D. Deotto, Norme e tributi, pag. 1)
Oltre ai recenti interventi legislativi (tra i quali la presunzione delle attività detenute all’estero e le operazioni intercorse con operatori black list), anche la Corte di Cassazione tende a ribaltare la prova sul contribuente (sentenze n. 14313 del 15.06.2010 e n. 22793 del 9.11.2010, che trasferiscono al contribuente l’onere della prova in materia di studi di settore e parametri).

Il consolidato chiede lo scomputo (G. Albano, M. Marani, Norme e tributi, pag, 2)
A partire dall'1.01.2011, le imprese aderenti al consolidato dovranno presentare un’istanza telematica per scomputare le perdite, venendo meno l’automatismo attualmente previsto in caso di accertamento. La portata applicativa della nuova procedura si estende a tutti i periodi di imposta ancora suscettibili di accertamento.

Il nuovo atto unico ricalcola l’Ires dovuta nel complesso (L. Miele, Norme e tributi, pag, 2)
L’ufficio competente rettificherà il reddito delle singole consolidate attraverso un unico atto, da notificarsi sia alla consolidata che alla consolidante, e con il quale si procederà a ricalcolare la maggiore Ires riferita al reddito consolidato e ad irrogare eventuali sanzioni.

Richiesta della controllante anche per l’adesione (M. Costigliolo, D. Putinati, Norme e tributi, pag. 2)
L’istanza per lo scomputo delle perdite va presentata dalla consolidante nel corso del contraddittorio se il procedimento di adesione è attivato anteriormente alla notifica dell’atto unico di accertamento. Se invece il procedimento si instaura dopo tale notifica, l’istanza va presentata entro il termine di proposizione del ricorso.

Rischio penale sull’abuso del diritto (I. Caraccioli, Norme e tributi, pag. 3)
Nonostante si tratti di un istituto estraneo al diritto penale, sono sempre più frequenti le denunce penali fondate sull’abuso del diritto in relazione ad operazioni per le quali si assume l’inesistenza di ragioni economiche.

Accertamento con termine fisso (F. Falcone, pag. 3)
Entro il 31.12.2010 l’Amministrazione potrà rettificare le dichiarazioni dei contribuenti presentate nel 2006, o del periodo 2004 in caso di omessa presentazione. Trascorso tale termine interverrà la decadenza dell’azione di accertamento.

Accelerata soltanto con motivazione (F. Falcone, pag. 3)
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 22320 del 3.11.2010 ha stabilito che l’atto impositivo emanato prima della scadenza del termine dei 60 giorni non è nullo, ma diventa tale se non esiste una adeguata motivazione sulla particolare urgenza del provvedimento.



Si valutano i rilievi del contribuente (F. Falcone, pag. 3)
In tema di emissione dell’avviso di accertamento da parte dell’Amministrazione senza il rispetto dei 60 giorni previsti dalla legge, la Ctp Reggio Emilia con la sentenza n. 173 del 18.10.10 ha stabilito che per la notifica, se l’accertamento deriva principalmente dal Pvc, valgono i termini previsti dallo Statuto.

Lo Statuto blocca tutti i tentativi di aggiramento (A. Iorio, pag. 3)
L’applicazione del termine previsto dallo Statuto per l’emissione dell’avviso di accertamento ha come finalità quella di evitare che gli uffici impegnati nell’attività di controllo non rispettino tale limite nel caso di assenza del processo verbale di constatazione, ma anche quella di far partecipare attivamente il contribuente alla fase antecedente all’emissione dell’atto impositivo.

Il fisco prova la simulazione (A. Sacrestano, Norme e tributi, pag. 4)
La Ctp di Prato, con la sentenza n. 53/03 del 20.07.2010, ha precisato che l’intento simulatorio di un contratto di affitto d’azienda, che in realtà celerebbe una cessione, va provato dall’Amministrazione finanziaria, su cui incombe l’onere probatorio in materia di divergenza tra contratti effettivamente voluti e contratti dissimulati.



Impugnabili in Ctp gli avvisi di recupero (R. Bresciani, Norme e tributi, pag. 4)
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22322 del 3.11.2010, ha affermato l’impugnabilità dinanzi alle commissioni tributarie anche degli avvisi di recupero di un credito di imposta in quanto essi, al pari degli avvisi di accertamento o di liquidazione, costituiscono manifestazione della potestà impositiva dello Stato.



Plafond Iva nei duty free solo per mete extra Ue (G. Piagnerelli, Norme e tributi, pag. 4)
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22312 del 3.11.2010, ha precisato che le vendite effettuate nei duty free shop aeroportuali sono ricomprese nel plafond Iva limitatamente a quei beni destinati a viaggiatori verso paesi extra Ue, in considerazione della loro natura di esportazioni.


Italia Oggi

Riappacificazioni senza sconti (R. Rosati, pag. 7)
Dalla relazione tecnica al maxiemendamento governativo alla legge di stabilità emerge che la riduzione delle sanzioni tributarie per le violazioni o per la definizione delle controversie potenziali o in atto, ha lo scopo di rafforzare la deterrenza dei comportamenti evasivi ed incrementare l’adempimento spontaneo degli obblighi.

Società trasparenti sotto esame (A. Bongi, pag. 11)
Per le società trasparenti è necessario valutare la decorrenza degli effetti fiscali e le conseguenze sul redditometro; nel caso in cui il reddito fiscalmente attribuito ad uno dei soci non risultasse congruo rispetto a quello sinteticamente accertabile, il socio potrebbe far valere nel contraddittorio il “disallineamento” tra la realtà societaria rispetto a quella fiscale.

Conferire l’azienda porta frutti (P. Pennesi, G. Ripa, pag. 12)
L’operazione di conferimento risulta essere un valido strumento per le imprese in crisi e in fase di ristrutturazione. Tra l’altro, si descrivono i benefici dell’applicazione dell’art. 176 del Tuir in tema di affrancamento dei maggiori valori fiscali a fronte del pagamento dell’imposta sostitutiva.

Appeal agli scambi di partecipazioni (S. Canzonetta, G. Ripa, pag. 13)
Lo schema operativo dello scambio di partecipazioni mediante conferimento si sostanzia in uno scambio di azioni contro azioni, evitando così molte delle complicanze che derivano dalla acquisizione di un complesso aziendale (art. 177 c. 2 Tuir).

Fisco soft per gli appaltatori (F. Campanari, pag. 14)
L’autore ripercorre i chiarimenti della risoluzione n. 117 del 5.11.2010 in materia di subappalto di opere ultrannuali.

L’autotutela chiude la contesa (M. Tasini, pag. 27)
La Corte di Cassazione con la sentenza n.19947 del 21.09.2010 ha stabilito che nel caso in cui l’ufficio annulli l’atto impositivo per autotutela, il giudice deve dichiarare la cessazione della materia del contendere ed inoltre gli è preclusa qualsiasi altra valutazione del merito della vicenda.

Anche Pretoria ha il suo scudo (G. Frontoni, pag. 23)
Il South Africa revenue Service ha annunciato che a partire dall’inizio di novembre 2010 e fino al 31.10.2011 i contribuenti non in regola con il pagamento delle imposte potranno usufruire della sanatoria tributaria (cd. Voluntary disclosure programme).