Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

lunedì 12 aprile 2010

Rassegna Stampa 12/04/2010

Il Sole 24 Ore

Il fisco semplice punta a dichiarazioni sprint (M. Mobili, G. Parente, pag. 5)
Il direttore dell’Agenzia delle entrate, A. Befera, ha sottolineato gli obiettivi per una maggiore efficienza del sistema fiscale; dal 2011 dovrà essere possibile ottenere la liquidazione della dichiarazione in tempo reale, nonchè la pre-compilazione della stessa; sarà utilizzato un linguaggio più chiaro da parte del fisco e saranno potenziate la telematica e le strutture tecnologiche.

Exit strategy per i consumi (F. Milano, pag. 20)
Il direttore area comunicazione e ricerche di Federdistribuzione, S. Crippa, fornendo i dati dell’indebitamento delle famiglie italiane e della diminuzione degli utili societari, propone una “fiscalità di contrasto”, ossia la possibilità di detrarre le spese sostenute per la gestione familiare. Inoltre, tale fiscalità favorirebbe l’emersione del sommerso.

Paradisi fiscali ad assetto variabile (M. Piazza, Norme e tributi, pag. 1)
Gli obblighi introdotti dal Dl Incentivi, ora alla revisione dei tecnici, dovrebbero applicarsi alle operazioni effettuate a partire dall’1.07.2010. I tecnici mirano a stabilire un elenco dei paesi verso i quali dovranno essere comunicate le operazioni effettuate.

Oltre 20 norme tra black e white list (M. Piazza, Norme e tributi, pag. 1)
L’articolo ripercorre, oltre al Dm. 4.09.1999 e al Dm. 21.11.2001, le altre disposizioni che regolano i rapporti tra i contribuenti residenti in Italia e i soggetti residenti o localizzati in paesi a bassa fiscalità o in paesi che non consentono un adeguato scambio d’informazioni.

L’obbligo da solo potrebbe non bastare (M. Piazza, Norme e tributi, pag. 1)
Sull’obbligo di comunicazione, previsto dal Dl Incentivi, ci si chiede se abbia senso puntare sul monitoraggio di tutte le transazioni con i paradisi fiscali o se convenga potenziare il monitoraggio sugli adempimenti delle società italiane, in particolar modo quelle in fase di estinsione.

Il bilancio riflette l’inerenza Irap (G. Gavelli, R. Giorgetti, Norme e tributi, pag. 5)
Si sottolinea come ai fini Irap né le regole civilistiche né le disposizioni tributarie dettate trattino in maniera precisa il principio dell’inerenza. Ai fini Irap quindi le percentuali di deducibilità per le spese auto, telefoniche o di rappresentanza non hanno alcun rilievo. Tra le questioni aperte anche le erogazioni liberali.

Plusvalenze con regimi diversi (G. Gavelli, R. Giorgetti, Norme e tributi, pag. 5)
Ai fini Irap non c’è alcuna distinzione tra plus e minus valori che derivano da beni strumentali o “patrimoniali”; infatti, in entrambi i casi, i valori saranno tassabili o deducibili (a prescindere dalla loro allocazione in conto economico).

Indeducibilità per terreni (G. Gavelli, R. Giorgetti, Norme e tributi, pag. 5)
Ai fini Irap le quote di ammortamento o di canoni leasing riferite ai terreni sottostanti gli immobili strumentali sono sempre indeducibili (circ. n. 36/E del 16.07.2009).

Fotovoltaico al bivio valutazione (G. Albano, A. Fasolino, Norme e tributi, pag. 2)
In tema di ammortamento dell’impianto fotovoltaico, l’Agenzia del territorio (ris. n.3 del 6.11.2008) qualifica come bene immobile tale impianto, ai fini Ici e ai fini reddituali, in contrasto con due precedenti circolari dell’Agenzia delle entrate (n. 46 del 2007 e 38 del 2008) che, invece, ne sottolineavano la natura di bene mobile in considerazione della possibilità di rimozione e riposizionamento in un altro luogo.

Iva ridotta al 10% in caso di leasing (G. De Candia, Norme e tributi, pag. 2)
L’aliquota Iva utilizzabile nelle varie fasi dell’operazione di leasing (acquisto, canoni e riscatto) è del 10%, indistintamente dalla natura mobiliare o immobiliare del bene; pertanto la qualificazione dell’impianto fotovoltaico risulta irrilevante.

Gli oneri sono parzialmente indeducibili (G. Leoni, Norme e tributi, pag. 2)
Analizzando la tecnica finanziaria del project financing, comunemente adottata dalle imprese operanti nel settore delle energie alternative, emerge che nella fase di start-up l’utilizzo della leva finanziaria potrebbe comportare oneri finanziari in parte fiscalmente indeducibili, secondo l’art. 96 del Tuir. Una delle soluzioni individuabili - che, secondo l’autore, non sarebbe censurabile sotto il profilo dell’abuso del diritto - è la costituzione di una società veicolo sotto forma di società di persone.

Interpello preventivo sul regime delle non operative (M. Leotta, M. Mazzetti di Pietralata, Norme e tributi, pag. 2)
Nei primi anni di vita della società titolare dell’impianto fotovoltaico può essere applicabile la normativa sulle società di comodo. Si riportano alcuni casi in cui si può ricorrere all’interpello preventivo, spiegando la situazione della società, lo stato dell’arte della procedura autorizzativa e dell’impianto in corso di costruzione.

La cessione di superficie genera plusvalenze (M. Bagnoli, L. Miele, Norme e tributi pag. 3)
Sul trattamento fiscale della concessione dei diritti di superficie per la realizzazione di impianti fotovoltaici, l’Agenzia delle entrate (ris. n. 112 del 2009) ha precisato che la costituzione del diritto di superficie può generare una plusvalenza imponibile che, laddove il terreno sia stato posseduto per un periodo non inferiore a tre anni, può essere rateizzata in 5 esercizi.

Il valore dell’avviamento non sempre blinda l’Irpef (F. Falcone, A. Iorio, Norme e tributi, pag. 4)
La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 7023 del 2010 ha stabilito che il valore di avviamento nella cessione d’azienda definitivamente accertato ai fini dell’imposta di registro non è sempre rilevante anche ai fini Irpef, se il contribuente prova di avere venduto l’azienda ad un prezzo inferiore.

Conferimento senza elusione (G. Chiametti, Norme e tributi, pag. 4)
La Ctp di Treviso con la sentenza n. 9/1/2010 ha stabilito che il conferimento di azioni e successiva cessione della partecipazione ricevuta, nel caso in cui l’operazione si concluda con fusione per incorporazione da parte della cessionaria, non costituisce elusione fiscale ai fini dell’imposta di registro.

Niente Ici per l’area vincolata (M. G. Strazzulla, Norme e tributi, pag. 4)
La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 5737 del 2010 ha stabilito che l’area vincolata a verde pubblico non può essere definita fabbricabile, secondo quanto disposto in materia di Ici, e quindi non assoggettabile a relativa imposizione.

Le dichiarazioni vanno integrate (breve, Norme e tributi, pag. 4)
La Corte di Cassazione con sentenza n. 7118 del 24.03.2010 ha precisato che nel processo tributario, le dichiarazioni di terzi concorrono a formare il convincimento del giudice se confortate da altri elementi di prova, ma non possono assurgere a mezzo esclusivo di prova.

Standard Ue sulle operazioni straordinarie (G. Ragucci, Norme e tributi, pag. 4)
Con la direttiva 2009/133/Cee, il Consiglio Ue tra l’altro, invita gli Stati membri ad una riduzione delle differenze di trattamento tributario riservate alle operazioni straordinarie tra imprese di Stati diversi.

L’orologio delle tasse segna i ritardi dell’Italia (N. Ciravegna, F. Milano, pag. 4)
Da uno studio sui sistemi fiscali che considera il numero di tributi a carico delle imprese, le ore necessarie all’adempimento e il peso complessivo delle imposte, è emerso che i paesi fiscalmente più attrattivi non sono necessariamente quelli che hanno minore carico fiscale. L’Italia si è classificata al 136°posto, agli ultimi posti tra i paesi aderenti all’Ue.



Italia Oggi

Correttivi con effetto cuscinetto (A. Bongi, pag. 8)
Il progetto di revisione straordinaria fatto dalla Sose dai studi si settore relativi al periodo d’imposta 2009 presenta tre diversi livelli d’azione: il primo intervento è costituito sui correttivi che agiscono sull’analisi di normalità economica, il secondo da i correttivi congiunturali di settore e il terzo dai correttivi congiunturali individuali.

Trasferte a negoziazione limitata (D. Cirioli, pag. 15)
Il Ministero del lavoro con interpelli n. 14 e 15 del 2.04.2010 ha stabilito che l’importo dell’indennità di trasferta può essere fissato in misura superiore a quella stabilita dalla contrattazione nazionale mediante accordo collettivo aziendale; tale possibilità è preclusa agli accordi individuali, i quali possono ricorrere al “superminimo individuale”.

Rimborsi Iva ad alta velocità (F. Ricca, pag. 11)
L’Agenzia delle entrate con il provvedimento dell’1.04.2010 ha definito i dettagli operativi sul rimborso Iva pagata in altri paesi Ue. Viene velocizzata la procedura attraverso la via telematica in particolare con i canali Entratel o Fisconline.

La restituzione segue la detrazione (F. Ricca, pag. 12)
L’imposta relativa a tutti gli acquisti di beni e servizi che l’operatore economico nazionale ha effettuato in un altro stato membro è rimborsabile a differenza di quelli per i quali lo stato non consente il diritto alla detrazione.

Iva, solidarietà senza eccessi (M. Tasini, pag. 18)
La Corte di cassazione con sentenza n. 3828 del 18.02.2010 ha stabilito che nel sistema sanzionatorio ante 1997, l’amministratore di una società di capitali non rispondeva in proprio per le sanzioni irrogate a fronte di violazioni imputabili alla società (mancato versamento Iva), a meno che venisse dimostrata la diretta ascrivibilità allo stesso delle commissioni colpose.

Il fisco prova l’omissione (M. Tasini, pag. 19)
L’AF deve fornire la prova della diretta ascrivibilità all’amministratore della società di capitali da questi gestita. A tale conclusione è pervenuta la Corte di cassazione esprimendosi su una fattispecie verificatesi durante il sistema sanzionatorio previgente.

Le quotazioni Omi tornano utili (A. Bongi, V. Stroppa, pag. 6)
Secondo gli orientamenti giurisprudenziali in ambito d’accertamento immobiliare emerge che se è vero che il valore Omi è comunque una presunzione allora rimane possibile il suo utilizzo ai fini probatori.

Nuovi balzelli al vaglio dell’Ue (G. Frontoni, pag. 22)
Bruxelles sta vagliando le proposte di extragettito ai fini di finanziare i piani ripresa economica. Tra le varie proposte si ricordano: un’imposta (carbon tax) sulle risorse energetiche che emettono biossido di carbonio nell’atmosfera che porterebbe un extragettito di 26mld di euro previsto per il 2013 e un’imposta sui bonus dei banchieri con extragettito di 4,6mld di euro soltanto in Europa.