Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

giovedì 3 giugno 2010

Rassegna Stampa 31/05/2010

Il Sole 24 Ore

Il fisco sulle tracce dei pagamenti (G. Parente, B. Santacroce, pag. 3)
Tra le misure cardine, la maggiore tracciabilità del denaro con la riduzione dell’uso del contante (il limite viene ridotto da 12500 a 5mila euro) e di tutti i mezzi di pagamento quali assegni bancari e circolari, che potrebbero complicare l’identificazione delle parti coinvolte.

Liti fiscali chiuse in quattro mesi (F. Falcone, A. Iorio, Norme e tributi, pag. 1)
La definizione delle liti pendenti ultradecennali prevista dall’art. 3 c. 2-bis della legge di conversione del Dl Incentivi, opera in modo differenziato a secondo che la lite penda in Ctc o in Cassazione. Nel primo caso, la definizione è automatica e prescinde dalla volontà del contribuente, nel secondo, invece, questi potrà presentare apposita istanza entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge cit.

Garanzia sulle rate solo per debiti oltre 50 mila euro (F. Falcone, A. Iorio, Norme e tributi, pag. 1)
La garanzia sull’importo rateizzato è dovuta solo nel caso in cui l’importo complessivo delle rate successive alla prima sia superiore a 50 mila euro. Tra le modifiche al Dl Incentivi, l’AF potrà notificare atti ai contribuenti residenti all’estero mediante raccomandata internazionale alla residenza estera che risulta dai registri dell’Aire o quello della sede legale estera che emerge dal registro delle imprese.

Con la manovra l’atto è sospeso 'a tempo' (F. Falcone, A. Iorio, Norme e tributi, pag. 1)
Trascorsi 150 giorni dalla emanazione del provvedimento di sospensione, l’agente alla riscossione potrà comunque riscuotere il credito preteso sebbene l’accertamento non sia definitivo e la sentenza di primo grado non sia ancora emessa dalla commissione tributaria.

Invio solo alla sede competente (F. Falcone, A. Iorio, Norme e tributi, pag. 1)
La circolare dell’Agenzia delle entrate n. 27 del 28.05.2010 ha chiarito che, ai fini della notifica degli atti processuali da parte del contribuente in contenzioso con l’AF, è necessario solo l’invio all’ufficio periferico competente.

L’effetto congiuntura l’iscrizione degli interessi passivi (G. Gavelli, G. Valcarenghi, Norme e tributi, pag. 2)
L’impatto della congiuntura avrà probabilmente un riflesso negativo sulla quota indeducibile degli interessi passivi; nello specifico si riportano le modalità di compilazione del prospetto per la deducibilità degli interessi passivi per le società di capitali e le diverse situazioni che possono verificarsi (art. 96 del Tuir).

Prima della compilazione verifica dettagliata dei conti (G. Gavelli, G. Valcarenghi, Norme e tributi, pag. 2)
E’ necessaria una verifica dettagliata dei conti per il calcolo degli interessi passivi e degli oneri deducibili. Particolare attenzione dovrà essere riposta su contratti specifici: ad esempio rientrano nel conteggio i soli differenziali negativi dei pronti contro termine, gli oneri legati a derivati di copertura dei rischi di oscillazione dei tassi di interesse e a contratti di notional cash pooling.

L’immobile entra in gioco nel computo dei valori (G. Gavelli, G. Valcarenghi, Norme e tributi, pag. 2)
In relazione agli immobili patrimonio, gli interessi passivi di funzionamento, diversi da quelli collegati a finanziamenti relativi all’acquisto o alla costruzione dei beni, sono indeducibili e quindi non vanno conteggiati. Per tali cespiti, la capitalizzazione civilisticamente ammessa è fiscalmente irrilevante (circ. 47/E del 2008).

La banca non paga la maggiorazione sull’aliquota Irap (D. Settembre, Norme e tributi, pag. 4)
La Ctp di Treviso con la sentenza n. 35/1/2010 ha stabilito che, essendo sospese ex lege le maggiorazioni dell’aliquota Irap previste a carico di banche e assicurazioni per il 2004, è illegittima la pretesa dell’ufficio che ha richiesto al contribuente il pagamento della differenza tra l’imposta pagata e l’aliquota base (4,25%) e quella maggiorata dell’1% (5,25%).

L’Iva è al bivio dei conferimenti (P. Meneghetti, Norme e tributi, pag. 3)
Ai fini della dichiarazione Iva, nell’ipotesi di conferimento con estinzione del conferente (es. conferimento dell’azienda dell’imprenditore individuale), la dichiarazione Iva di quest’ultimo è posta a carico della società conferitaria la quale dovrà presentare due moduli, uno per le proprie operazioni e uno per quelle del conferente.


Sì al rimborso della sostitutiva versata prima (A. Piccolo, Norme e tributi, pag. 4)
La Ctp di Rimini con la sentenza n. 55/2/2010 ha stabilito che la nuova procedura di rideterminazione dei valori di acquisto dei terreni, edificabili e con destinazione agricola, consente il rimborso dell’imposta sostitutiva versata in occasione di una precedente rivalutazione, anche se sono trascorsi 48 mesi dalla data di pagamento (art. 38 del Dpr n. 602/73).

Sulla rivalsa decide il giudice ordinario (S. D’Andrea, Norme a tributi, pag. 4)
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 8312 dell’8.04.2010 ha stabilito che le controversie tra sostituto d’imposta e sostituito, relative all’esercizio di rivalsa, rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario, in quanto si tratta di un rapporto di tipo privatistico.



Opzione doppia per la (G. Ferranti, L. Miele, Norme e tributi, pag. 5)
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 8488 del 9.04.2010 ha affermato tra l’altro che può configurarsi una stabile organizzazione anche in presenza del solo requisito oggettivo (organismo produttivo stabile) o di quello soggettivo (presenza di un mandatario dell’impresa non residente).

Bilancio e relazione del revisore provano i costi (G. Ferranti, L. Miele, Norme e tributi, pag. 5)
In tema di omessa documentazione dei costi sostenuti dalla casa madre e riferibili alla stabile organizzazione si è pronunciata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 5926 del 12.03.2009, concludendo che sia il bilancio d’esercizio che la relazione della società di revisione sono elementi rafforzativi della ragionevolezza della ripartizione interna dei costi, “specie quando si tratta di accertare fatti che non possono essere dimostrati analiticamente”.



Non è sufficiente il server per l’attività di e-commerce (V. Russo, Norme e tributi, pag. 5)
Per configurare una sede fissa d’affari è necessario che il server sia di proprietà e di utilizzo esclusivi del soggetto non residente e che sia installato per un tempo indefinito in Italia.

Escluso l’automatismo sulla controllata in Italia (V. Russo, Norme e tributi, pag. 5)
Una società controllata non è considerabile di per sé stabile organizzazione dell’impresa estera controllante (art. 162 del Tuir). La Ctr Veneto con la sentenza n. 17/14/2006 ha affermato che una società italiana può essere considerata una stabile organizzazione della società estera che la controlla, qualora si presuma da contratto una posizione servente rispetto alle altre società firmatarie del contratto.


Italia Oggi

Immobili, sanatoria al catasto (A. Ciccia, pag. 4)
Approvata dal governo la sanatoria catastale prevista nella manovra correttiva che imporrà la regolarizzazione della posizione degli immobili non censiti; scade a fine 2010 il termine di presentazione della denuncia di aggiornamento catastale per la regolarizzazione ai fini fiscali degli archivi immobiliari.

Zero Irap per le nuove imprese (B. Pagamici, pag. 9)
La manovra correttiva prevede la possibilità per le imprese, situate nelle regioni del Mezzogiorno e avviate dopo l’entrata in vigore del decreto, di istituire un tributo proprio sostitutivo dell’Irap.

Interessi passivi, bastone e carota (F. G. Poggiani, pag. 10)
Tra le novità della dichiarazione Unico 2010 si ricorda, in merito al calcolo degli interessi passivi, che la franchigia è stata ridotta da 10 a 5 mila euro e che diventa possibile il recupero della quota di interessi non dedotta nel precedente esercizio.

Occhi puntati sulla classificazione (F. G. Poggiani, pag. 11)
Nella compilazione del modello Unico 2010 SC si ricorda di porre attenzione alla preliminare classificazione degli interessi passivi, da assoggettare al test del rol, eliminando quelli interamente deducibili e tenendo conto di quelli attivi impliciti riferiti alle transazioni commerciali e ai pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni.

Irap, focus sugli ammortamenti (F. G. Poggiani, pag. 12)
Al fine della determinazione della base imponibile Irap 2010 si ricorda che i contribuenti dovranno individuare i valori stanziati in bilancio considerando la deducibilità ridotta delle quote accantonate al fine della necessaria ripresa a tassazione del maggior valore determinato rispetto a quello calcolato sui valori storici.

La Tunisia sostiene le quotazioni (G. Frontoni, pag. 21)
Il comitato per le finanze del parlamento di Tunisi ha stabilito che tutte le imprese che decideranno di quotarsi in borsa apportando almeno il 30% del proprio capitale otterranno uno sgravio fiscale pari al 20%.

La Nuova Zelanda lima le imposte (breve, pag. 21)
In Nuova Zelanda dall’1.04.2011 il company tax rate verrà abbassato di due punti percentuali passando dal 30% al 28%.