Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

lunedì 20 dicembre 2010

Rassegna Stampa 20/12/2010

Il Sole 24 Ore

La rettifica parziale lancia l’affondo contro l’evasione (F. Falcone, A. Iorio, pag. 1 Norme e Tributi)
Con la legge di stabilità approvata il 7.12.2010, l’accertamento parziale oltre che su segnalazioni, accessi, ispezioni e verifiche, potrà ora basarsi anche su inviti a comparire che hanno riguardato pure indagini finanziarie, inviti a produrre atti e documenti e su questionari. Lo scopo è migliorare i controlli per quelle situazioni più soggette a rischio di evasione fiscale.

Il transfer price apre al confronto (G. Ferranti, pag. 2 Norme e Tributi)
Secondo la circolare 58/E del 15.12.2010, la documentazione richiesta può consentire, oltre all’attribuzione di un profilo di rischio minore per l’atteggiamento “trasparente e collaborativo” dimostrato, anche di dimostrare la prova contraria contro la presunzione di non commercialità (in caso di prevalenza di prestazioni di servizi rese all’interno del gruppo) e di evidenziare l’esistenza di fenomeni di esterovestizione societaria suscettibili di rientrare nella disciplina Cfc.

La presentazione salva dalle sanzioni (M. Mazzetti di Pietralata, pag. 2 Norme e Tributi)
La circolare 58/E, per quanto concerne verifiche e accertamenti in corso, precisa l’applicabilità del principio del favor rei. Sarà necessario a tal proposito distinguere quattro fattispecie: l’ipotesi di accertamenti definitivi, le attività di verifica in corso o ultimate, l’attività di verifica tradotte in atto di accertamento notificato e le attività di controllo che inizieranno dopo il 28.12.2010.

La reale utilità del servizio pesa il costo infragruppo (G. Albano, L. Miele, pag. 2 Norme e Tributi)
Resta da chiarire, in tema di documentazione da presentare in materia di transfer pricing, se questa possa supportare la non applicabilità delle sanzioni anche nell’ipotesi di contestazione dell’inerenza della spesa
(intesa come assenza di utilità per il soggetto che riceve il servizio).

Nel reddito d’impresa cessione di energia e tariffa incentivante (P. Vignando, pag. 33)
Per le imprese che svolgono l’attività di produzione di energia da fonte fotovoltaica concorrono alla formazione del reddito imponibile gli importi ricevuti sotto forma di tariffa incentivante e i corrispettivi derivanti dalla cessione di energia: i primi sono considerati contributi in conto esercizio, e i secondi ricavi di gestione.

Ora i decreti per la sospensione d’imposta (E. Netti, pag. 17)
Il vicepresidente di Confindustria per i distretti industriali e le politiche territoriali, A. Bonomi, puntualizza l’importanza delle reti d’impresa ai fini della crescita delle esportazioni, ricerca e innovazione. Sarà necessario, pertanto, che siano emanati i decreti attuativi per la sospensione d’imposta, appena ricevuto l’ok da Bruxelles.

Compensi: la congruità non si contesta (G. Ferranti, pag. 3 Norme e Tributi)
Sulla base della sentenza n. 24957 del 10.12.2010 la AF, oltre a non poter sindacare la congruità dei compensi attribuiti agli amministratori di società, non può contestare, in presenza di comportamenti antieconomici, la congruità dei costi e dei ricavi esposti in bilancio o nelle dichiarazioni.

Sull’inerenza, verifica solo con i risparmi d’imposta (G. Ferranti, pag. 3 Norme e Tributi)
La sentenza n. 24597/2010 ha precisato che il sindacato dell’inerenza dei componenti reddituali può essere esercitato solo in presenza di situazioni di arbitraggio fiscale in cui si verifica un risparmio d’imposta.

La questione non passerà al vaglio delle Sezioni unite (G. Ferranti, pag. 3 Norme e Tributi)
La questione interpretativa relativa alla sindacabilità dei compensi corrisposti agli amministratori di società non è stata sottoposta all’esame delle Sezioni unite della Cassazione in quanto, secondo quanto chiarito dalla sentenza n.24957, il presidente protempore aveva ritenuto che fosse possibile comporre il contrasto emerso nella giurisprudenza di legittimità nell’ambito della stessa sezione tributaria.

Per i giudici di merito la delibera è necessaria (G. Ferranti, pag. 3 Norme e Tributi)
La giurisprudenza di merito sembra propendere sulla necessità di una specifica delibera assembleare che riconosca la spettanza dei compensi agli amministratori ai fini della deducibilità degli stessi.

Termini di decadenza breve a vantaggio del contribuente (F. Falcone, A. Iorio, pag. 1 Norme e Tributi)
Nell’ipotesi di notifica della certella esattoriale, il contribuente che dovesse rilevare un’attività tipica di controllo formale o da liquidazione contestata attraverso una rettifica parziale, potrà eccepire tale circostanza chiedendo l’annullamento dell’avviso per intervenuta decadenza dei termini che, rispetto a quelli di accertamento parziale sono ben più ristretti.

Deposito dell’appello entro 30 giorni (R. Bresciani, pag. 4 Norme e Tributi)
Nei casi di notificazione attraverso il servizio postale l’appellante deve depositare una copia dell’appello nel termine di 30 giorni presso la segreteria della Commissione tributaria che ha pronunciato la sentenza impugnata.

Condanna alle spese per la vittoria a metà (R. Acierno, pag. pag. 4 Norme e Tributi)
La Ctp di Milano, con la sentenza n. 302/8/10, ha precisato che in caso di accoglimento parziale delle proprie richieste, il ricorrente può essere condannato alle spese processuali qualora si riconosca la parziale soccombenza dello stesso.


Italia Oggi

Transfer pricing, idoneità a 360° (P. Pennesi, G. Ripa, pag. 3)
La Circolare 58/E ha previsto che solo attraverso la predisposizione di una documentazione idonea, avente ad oggetto i prezzi di trasferimento per le operazioni infragruppo, è possibile evitare le sanzioni previste dal fisco. Tale idoneità va intesa in senso sostanziale, ossia come l’attitudine della documentazione a fornire elementi conoscitivi che consentano un’analisi completa e approfondita.

Scadenze flessibili per il passato (S. Canzonetta, G. Ripa, pag. 4)
La Circolare 58/E ha previsto che per accedere al regime premiale, con riferimento agli anni pregressi, il contribuente dovrà trasmettere la comunicazione entro il 28.12.2010, ovvero oltre tale termine (entro il 30.06.2011) ma in ogni caso prima dell’inizio di accessi, ispezioni o verifiche delle quali il soggetto abbia avuto formale conoscenza.

Premiato l’atteggiamento collaborativo (S. Canzonetta, G. Ripa, pag. 5)
Secondo quanto previsto dalla Circolare 58/E trova piena applicazione il “favor rei” nei confronti dei contribuenti che abbiano ricevuto in passato contestazioni in materia di prezzi di trasferimento qualora questi presentino la documentazione entro il 28.12.2010 e dimostrino un atteggiamento collaborativo e trasparente.

Imprese, detrazioni Iva da incubo (F. Campanari, pag. 6)
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 42462 del 30.11.2010 finisce per equiparare le detrazioni Iva alle compensazioni orizzontali, facendole così rientrare nella fattispecie penale prevista dall’art. 10- quater del Dlgs 74/2000.

Condono, prosegue l’accertamento (F. Campanari, pag. 7)
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 42462 del 2010 ha precisato che l’adesione al condono tombale non rappresenta un ostacolo all’accertamento di una violazione e all’esercizio dell’azione penale.

Una nuova ipotesi di reato che non esiste nell’ordinamento Iva (G. Comi, L. Arnaboldi, pag. 7)
La sentenza n. 42462 del 2010 di fatto ha previsto come reato l’indebita compensazione anche in caso di compensazioni verticali (tra medesime imposte), aggiungendosi in tal modo all’art. 3 quater del Dlgs 74/2000 che punisce le sole compensazioni orizzontali (tra imposte diverse) non spettanti o inesistenti.

Cessioni IntraUe, conta lo scopo (F. Ricca, pag. 10)
Secondo la giurisprudenza della Corte di Giustizia (Sent. C-409/04 del 27.09.2007) il fornitore che ha intestato a un acquirente diverso da quello effettivo la fattura relativa ad una cessione intracomunitaria, è soggetto al recupero dell’imposta se l’illecito è stato commesso per frodare il fisco.

Fattura fittizia per motivi commerciali, sì all’esenzione (F. Ricca, pag. 10)
Con la sentenza del 27.09.2010 alla causa C-146/05 la Corte di Giustizia ha stabilito che il giudice, nell’esaminare il diritto all’esenzione Iva per le operazioni intracomunitarie, deve valutare l’occultamento solo se esiste un rischio di perdite di entrate fiscali e se tale rischio non è stato completamente eliminato dal soggetto passivo.

Il fine è l’evasione? Niente benefici (F. Ricca, pag. 11)
La Corte di Giustizia con la sentenza alla causa C-285/09 del 7.12.2010 ha precisato che, se in una cessione intracomunitaria di beni il fornitore ha nascosto l’identità del vero acquirente per consentirgli di eludere il pagamento dell’Iva, lo Stato membro di partenza della cessione intracomunitaria può negare il beneficio dell’esenzione per questa operazione.

Immobili aziendali, rebus affitti (F. Cornaggia, N. Villa, pag. 24)
Gli Autori sollevano i vari punti critici della disciplina prevista dall’art. 35 c. 10-quater del Dlgs 223/2006 in materia di tassazione dei fabbricati strumentali, a distanza di quattro anni dall’entrata in vigore del decreto Bersani-Visco.

Dimmi che valore hai e ti dirò l’imposta (F. Cornaggia, N. Villa, pag. 24)
L’imposta dovuta viene calcolata in base al valore dei fabbricati. Secondo l’art. 14 del Dpr 633/1972 occorre prendere in considerazione il “valore normale” ovvero il prezzo mediamente praticato per beni o servizi delle stessa specie, al medesimo stadio di commercializzazione e nel tempo e nel luogo in cui è stata effettuata l’operazione.

Norma estesa anche alle sublocazioni (F. Cornaggia, N. Villa, pag. 25)
Secondo quanto precisato dall’agenzia delle Entrate con la Circolare n. 12 dell’1.03.2007 anche nelle ipotesi di sublocazione occorre applicare il regime fiscale previsto per le locazioni di immobili qualora il valore del ramo aziendale sia costituito per la maggior parte del valore degli immobili.

Interpretazione limitata dell’esenzione Iva (F. Cornaggia, N. Villa, pag. 25)
La Circolare 12/E ha stabilito che nel caso di locazione d’azienda con prevalenza immobiliare la ratio antielusiva della norma richiede di individuare il regime di maggior onere nell’applicazione dell’imposta proporzionale di registro, prevista per tutte le locazioni di fabbricati strumentali, sia imponibili che esenti, poste in essere ai sensi dell’art. 10, n.8, del Dpr 633/1972.