Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

lunedì 17 maggio 2010

Rassegna Stampa 17/05/2010

Il Sole 24 Ore

Il Decreto legge incentivi pronto alla volata finale (R. Turno, pag. 15)
Da domani, 18.05.2010, il Senato inizia la votazione del provvedimento sul testo identico a quello licenziato dalla Camera.

Sulla fattura online regioni battistrada (F. Nariello, pag. 17)
Alcune amministrazioni hanno predisposto progetti per l’introduzione della fatturazione online, eliminando la carta nei rapporti commerciali. La fatturazione elettronica coinvolge attualmente circa 30 mila aziende italiane, di cui 2-3 mila archiviano le pratiche su file digitali.

I controlli del fisco diventano più incisivi (A. Mastromatteo, B. Santacroce, pag. 17)
La fatturazione elettronica rappresenta un valido ed efficace strumento di contrasto alle frodi; tra gli esempi, l’obbligo di utilizzo della fattura elettronica nei confronti della P.A. sta per divenire operativo (L. 244/2007) e l’adozione della fattura online introdotta dal Dl. 40/2010 in materia di black list e frodi carosello.

Termine doppio quando l’azione non è decaduta (F. Falcone, A. Iorio, Norme e tributi, pag. 1)
Il termine decadenziale dell’azione d’accertamento a seguito del Dl 223/2006 è stato raddoppiato in presenza di violazioni costituenti reato, passando da 4 a 8 anni e da 5 a 10 anni in caso di omessa presentazione della dichiarazione.

Si deduce la sanzione (G. Ferranti, L. Miele, Norme e tributi, pag. 2)
I costi derivanti da comportamenti illeciti sono deducibili in base al principio di inerenza; si considerano inerenti, e quindi deducibili, anche i costi e gli oneri sostenuti in proiezione futura e, comunque, legati ad attività dalle quali possono derivare ricavi in tempi successivi (circolari n. 158/E del 1998 e n. 196/E del 2008).

Posizioni divergenti sulle penalità decise dall’Antitrust (G. Ferranti, L. Miele, Norme e tributi, pag. 2)
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 5050 del 2010 ha consolidato l’orientamento dell’indeducibilità dal reddito delle sanzioni Antitrust. Infatti, le sanzioni pecuniarie irrogate dall’Ue o da altri organismi non sono deducibili in quanto si tratta di sanzioni “punitivo-afflittive”, oneri non inerenti all’attività d’impresa.

Strada sbarrata se l’illecito è qualificabile come reato (V. Russo, Norme e tributi, pag. 2)
I costi derivanti da attività illecite qualificabili come reato sono sempre indeducibili (Art. 14 c. 4bis L. 537/1993).

Il risarcimento deve essere ammesso (L. Miele, Norme e tributi, pag. 2)
Le sanzioni di carattere civile a natura risarcitoria sono pacificamente ritenute inerenti all’attività d’impresa. La risoluzione ministeriale n. 9/174 del 27.04.1991 ha considerato “sopravvenienze passive, le indennità da corrispondere a titolo di risarcimento di danni per adempimento contrattuale ed extracontrattuale”, pur in assenza di una previsione normativa.

Sui lavori in corso il rebus della valutazione (P. Meneghetti, Norme e tributi, pag. 3)
Dal punto di vista fiscale le opere infrannuali devono essere valutate con il criterio del costo sostenuto in ciascun esercizio, mentre le opere pluriennali con il metodo del corrispettivo maturato, posto che l’applicabilità per queste del metodo del costo è stata abrogata con effetto a partire dall’esercizio 2007.

Nessuna modifica rispetto al passato (M. Zandonà, Norme e tributi, pag. 3)
L’Associazione nazionale dei costruttori edili, Ance, ha affermato che la risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 260 del 2009 và interpretata come una conferma del principio di competenza, in basa a cui i ricavi si considerano conseguiti al momento dell’accettazione senza riserve.

Connessi alla durata i due binari dell’Irap (G. P. Ranocchi, G. Valcarenghi, Norme e tributi, pag. 3)
Nelle commesse a lungo termine, l’utilizzo del criterio della percentuale di completamento, che imputa a ciascun esercizio anche una quota del margine di commessa, consente di ottenere un dato che appare corretto anche ai fini dell’imposte dirette imposte dirette e ai fini Irap.

Per i contratti di subappalto le spese vanno in deduzione (P. Meneghetti, Norme e tributi, pag. 3)
Solo se gli stati avanzamento lavori (SAL) sono accettati senza riserve, rappresentano costi per il committente e ricavi per l’appaltatore (circ. 260/E del 2009).

Doppio stop ai rimborsi (M. Del Castello, A. Sacrestano, Norme e tributi, pag. 4)
In seguito al riscontro della GdF di richieste di rimborsi originate da operazioni evidentemente elusive, la Ctp di Pescara con le sentenze n. 324/1 del 2009 e la n. 415/1 del 2009 ha respinto il ricorso presentato da un gruppo finanziario estero contro il rifiuto di rimborso delle imposte pagate in Italia di imprese le cui partecipazioni erano state acquistate, in prossimità di distribuzione del dividendo, da banche inglesi (par.9 art.10 trattato bilaterale con UK).

Consecutività per le verifiche (E. Romita, Norme e tributi, pag. 4)
Secondo le circolari n. 1/2008 della GdF e la n. 64/2001 dell’Agenzia delle entrate, nel computo del termine delle giornate per la verifica, si considerano solo le giornate lavorative effettivamente trascorse presso il contribuente.

Niente Iva sui proventi da slot (G. Giuliani, Norme e tributi, pag. 5)
Sono esenti Iva le somme che costituiscono la remunerazione a fronte delle giocate tramite slot machine, che vengono ripartite tra il concessionario e gli altri soggetti incaricati alla raccolta.

Le commissioni propendono per l’imponibilità (G. Giuliani, Norme e tributi, pag. 5)
Oltre 50 sezioni di Ctp hanno accolto i ricorsi, presumendo l’imponibilità Iva dei proventi percepiti, presentati dai gestori contro gli avvisi di accertamento emessi dagli uffici dell’Agenzia delle entrate.

Il contrasto passa su tre fronti (A. Sacrestano, Norme e tributi, pag. 4)
Per garantire la tutela delle imprese da fenomeni distorsivi quale il dividend washing la dottrina ha individuato tre linee di azione: l’esercizio di pressioni politiche ed economiche sui Governi degli stati prescelti per la pianificazione fiscale affinchè limitino il ricorso alle possibili misure elusive; l’introduzione nella legislazione interna di un insieme di norme che prevengano l’uso improprio dei trattati contro le doppie imposizioni; l’introduzione di clausole ad hoc all’interno di tali convenzioni per impedire lo sfruttamento del trattato in maniera elusiva.


Italia Oggi

Bilanci al ralenty senza Gerico (A. Bongi, pag. 3)
Rimane ancora aleatoria la determinazione delle imposte per le società di capitali soggette a studi di settore in chiusura di bilancio, a causa del ritardo del software anticrisi Gerico 2010.

La Cassazione: una svolta in senso restrittivo (N. Villa, pag. 4)
Secondo la Cassazione n. 23983 del 20.03.2008 la modifica normativa delle “particolari esigenze” che giustifichino il rinvio dell’approvazione del bilancio, va interpretata in senso restrittivo.

Il Fisco può sindacare sul posticipo (N. Villa, pag. 4)
L’AF ha titolo a contestare i comportamenti dei contribuenti nei casi in cui il mancato rispetto delle regole civilistiche (ad esempio per l’approvazione del bialcio) conduca a conseguenze fiscali (Cass. n. 23983 del 20.03.2008).

Strada spianata al recupero costi (M. Tozzi, pag. 10)
E’ possibile presentare istanza di rimborso per i costi non di competenza recuperati a tassazione; tale istanza dovrà essere relativa al periodo reale di riferimento. I costi occulti invece saranno riconosciuti in casi di accertamenti extracontabili, mentre dovranno essere forniti di elementi certi e precisi nei casi di accertamenti analitici.

Prescrizione, per la Cassazione è decennale (M. Tozzi, pag. 10)
Secondo l’AF l’istanza di rimborso per i costi non di competenza può avvenire entro 2 anni dal verificarsi del presupposto (Dlgs n. 546/1992 art. 21 c.2) mentre per la Corte di Cassazione la predetta istanza può essere presentata entro 10 anni (art. 2935 cc).

Componenti occulti, controlli a due vie (M. Tozzi, pag. 11)
La prassi e la giurisprudenza hanno suddiviso l’accertamento dei costi occulti in: accertamento analitico nel quale se l’AF abbia ritenuto valide le scritture contabili non vi saranno problematiche di costi occulti; ed accertamenti induttivi puri nei quali è necessario riconoscere la potenziale incidenza dei costi necessari allo svolgimento dell’attività.

Quadro RF, occhio alle sovrapposizioni (F. Poggiani, pag. 13)
Si ricorda che nella compilazione del quadro RF per le spese di somministrazione di alimenti e bevande e per le spese di rappresentanza, bisogna fare attenzione al giusto collocamento di quelle spese inquadrabili nell’una e nell’altra fattispecie ma soggette a diverso trattamento tributario.

Fisco, occhi fissi sugli immobili (A. Bongi, pag. 14)
Il Fisco nel contrastare l’elusione immobiliare monitorerà in particolare le operazioni di lease-back, di leasing appalto, di cessioni e di spin-off. Gli strumenti a sua disposizione per ridurre tale fenomeno saranno l’abuso del diritto e la dimostrazione della reale volontà delle parti al di là degli atti posti in essere.

Irap e bilanci, intrecci pericolosi (F. Cornaggia, N. Villa, pag. 24)
L’intreccio tra principi di correlazione e di derivazione ai fini del calcolo dell’Irap ha generato incertezze e dubbi per le società di capitali nell’applicazione della normativa rilevante.

Deducibilità ammortamenti, Irap e Ires pari sono (F. Cornaggia, N. Villa, pag. 24)
L’attuale prassi è orientata sul fatto che la limitata deducibilità degli ammortamenti dei fabbricati ai fini Ires è da considerarsi anche ai fini Irap.

Plus-minusvalenze, vige la coerenza (F. Cornaggia, N. Villa, pag. 25)
La circolare n. 27E del 26.05.2009 ha inserito le plusvalenze e minusvalenze come componenti nel calcolo della base imponibile Irap.

Nessun peso all’Iva non detratta (F. Cornaggia, N. Villa, pag. 25)
Secondo la risoluzione n. 84/E del 31.03.2009 l’Iva non detratta su alberghi e ristoranti non è rilevante ai fini Irap.

Cina: tassa sulle spedizioni addio (G. Frontoni, pag. 21)
Il governo cinese ha stabilito che dall’1.01.2010, con effetto retroattivo, i carichi commerciali diretti al di fuori della nazione sia via mare che via aria saranno esentati dal pagamento della tassa del 3%.