Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

lunedì 21 giugno 2010

Rassegna Stampa 21/06/2010

Il Sole 24 Ore

I soli numeri non dicono l’intera realtà (A. Provasoli, G. Albertinazzi, pag. 1)
La pericolosità fiscale delle imprese andrà verificata incrociando diversi indicatori, quali: la contemporanea presenza delle stesse persone in più società o in altre imprese che hanno avuto vita breve, le incongruenze tra dichiarazioni e versamenti.

Il fisco a caccia delle perdite (E. Scarci, pag. 3)
Dai dati elaborati da Unioncamere sono circa 40 mila i soggetti in Italia che avviano una nuova attività, per chiuderla dopo pochi mesi, e 60mila le società che per tre anni consecutivi hanno registrato perdite fiscali. Tali società saranno assoggettate al monitoraggio del fisco.

Verifiche diversificate in base alla struttura (A. Iorio, G. Parente, pag. 3)
I controlli verso le imprese con perdite reiterate e verso le imprese “apri e chiudi” saranno configurati a seconda dell’entità dell’impresa, dell’attività svolta e di altri elementi particolari.

E’ il rimborso la soluzione per ottenere quanto già versato (G. Parente, G. Piagnerelli, pag. 2)
Il contribuente che al termine della sospensiva decide di pagare e in un secondo momento ottiene ragione, dovrà attendere i tempi del rimborso. Nell’articolo si prospetta l’ipotesi dell’utilizzo in compensazione delle somme versate.

La documentazione sul transfer pricing le sanzioni (A. Castoldi, A. Ferrario, Norme e tributi, pag. 2)
La manovra correttiva in tema di transfer pricing (art. 26 Dl. n.78/2010) è intervenuta chiarendo che, in caso di accertamento, se il contribuente dimostrerà attraverso l’esibizione di documentazione conforme alle direttive Ocse, di essere stato in buona fede nel determinare i prezzi di trasferimento al valore normale, non verrà contestata alcuna sanzione.

Più circoscritte le conseguenze sul fronte penale (I. Caraccioli, Norme e tributi, pag. 2)
L’art. 26 della manovra correttiva tace in relazione alle sanzioni penali; ci si chiede come la nuove disposizioni possano incidere sulla possibile esclusione del relativo reato tributario.

Adeguamento da effettuare con attenzione al calendario (L. Marchetto, Norme e tributi, pag. 2)
La disciplina dettata dall’art. 26 della manovra correttiva interesserà tutti i contribuenti impegnati in transazioni infragruppo transfrontaliere; di particolare interesse la facoltà di inviare la comunicazione anche con riferimento ad anni d’imposta anteriori. Il termine previsto per l’invio di documentazione relativa ad esercizi pregressi dovrebbe configurarsi entro gli ultimo giorni del 2010.

Nel vademecum dell’Ocse i da raccogliere (M. Mazzetti di Pietralata, Norme e tributi, pag. 2)
Nelle linee-guida dell’Ocse sono riportate le informazioni necessarie a dimostrare la congruità dei prezzi secondo il principio del valore normale.

Controlli allargati sulle frodi Iva (L. Gaiani, Norme e tributi, pag. 3)
Gli obblighi di comunicazione e di autorizzazione per le operazioni a rischio evasione fiscale - ovvero gli scambi con clienti e fornitori black list - scattano dall’1.07.2010. Per i contribuenti con invio mensile, il termine per l’invio della prima comunicazione è il 31.08.2010; per la prima comunicazione trimestrale sarà invece il 31.10.2010.

Screening accurato su controparte e scambi effettuati (L. Gaiani, Norme e tributi, pag. 3)
Il provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 28.05.2010 ha approvato la modulistica per gli obblighi di comunicazione per operazioni con paesi black list; le informazioni richieste da tale modello non sempre sono in possesso dei contribuenti.

La compilazione deve tenere conto del doppio elenco (L. Gaiani, Norme e tributi, pag. 3)
Non sono chiari i rapporti tra le due black list relative all’obbligo di informazione previsto dal Dl n. 40/2010.

Oneri commerciali a deducibilità ampia (P. Meneghetti, Norme e tributi, pag. 5)
L’Agenzia delle entrate, durante la diretta Map del 3.06.2010, ha chiarito che nel caso di interessi passivi di dilazione preconcordati con un fornitore, tali interessi mantengono natura commerciale e sono pertanto interamente deducibili a prescindere dall’entità del Rol.

Sull’Irap la strada sbarrata per la quota di terreno (P. Meneghetti, Norme e tributi, pag. 5)
In materia di determinazione della base imponibile Irap, l’Agenzia delle entrate ha chiarito essere indeducibile la quota di terreno inserita nel canone di locazione finanziaria.

Il delle verifiche non esclude il contraddittorio (F. Falcone, A. Iorio, Norme e tributi, pag. 1)
La Ctp di Milano con la sentenza n. 126 del 10.05.2010 ha stabilito che, a prescindere dalla denominazione dell’atto che viene data al verbale redatto a seguito di un controllo, prima dell’avviso di accertamento devono essere prestate le garanzie previste dallo Statuto del contribuente; l’inosservanza comporta la nullità dell’atto di accertamento.

Accesso domiciliare solo con gravi indizi (F. Falcone, A. Iorio, Norme e tributi, pag. 1)
Per l’accesso in abitazioni o in locali al di fuori del luogo di svolgimento dell’attività commerciale (o professionale), oltre all’ordine di servizio del proprio capo ufficio è necessaria anche l’autorizzazione della Procura della Repubblica, che è subordinata all’esistenza di gravi indizi di violazioni fiscali.

Il rinvio ad altra sentenza va sempre motivato (G. Piagnerelli, Norme e tributi, pag. 4)
La Corte di Cassazione con la ordinanza n. 13532 del 2010 ha ribadito che il rinvio per relationem ad un’altra sentenza deve essere sempre motivato, altrimenti il Fisco può eccepirne il richiamo.

La fotocopia vale come prova (P. Russo, Norme e tributi, pag. 4)
La Corte di Cassazione con la ordinanza n. 10492 del 30.04.2010 ha stabilito che la produzione di documenti in copia fotostatica costituisce un mezzo idoneo per introdurre la prova nel processo tributario; in tal caso, la controparte avrà l’onere di contestarne la conformità all’originale, ed il giudice potrà di disporre la produzione del documento in originale.


Iscrizione a ruolo senza invito a pagare (R. Bresciani, Norme e tributi, pag. 4)
La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 12788 del 25.05.2010 ha deciso che in tema di Iva, in caso di mancato versamento dell’imposta dichiarata dallo stesso contribuente, la previsione di preventivo invito al pagamento si deve considerare implicitamente caducata (per effetto dell’art. 13 del Dlgs. 471/1997).

Ricorso cumulativo contro più decisioni (R. Bresciani, Norme e tributi, pag. 4)
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 13130 del 28.05.2010 ha stabilito che in materia tributaria è ammesso il ricorso cumulativo contro più sentenze emesse tra le stesse parti, in procedimenti formalmente distinti ma attinenti al medesimo rapporto d’imposta.

Imposta sulla rendita anche se è errata (R. Bresciani, Norme e tributi, pag. 4)
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 13146 del 28.05.2010 ha stabilito che, in tema di Ici, qualora l’immobili risulti provvisto di attribuzione della rendita catastale, sebbene asseritamente errata, il contribuente deve dichiararne il valore catastale.

Doppia tassazione per l’atto (F. Bogetti, Norme e tributi, pag. 4)
La Ctr Piemonte con la sentenza n. 32/28/10 del 3.05.2010 ha deciso che l’imposta di registro si applica, in aggiunta alla tassazione della sentenza, anche al negozio giuridico sottostante, già oggetto della decisione del giudice di pace.



Italia Oggi

Il sale and lease back vale doppio (F. Cornaggia, N. Villa, 24)
L’Agenzia delle entrate durante la diretta Map del 3.06.2010 ha stabilito che se la minusvalenza da lease back è a valore di mercato e imputata a conto economico la stessa è deducibile dal reddito di impresa; inoltre ai fini fiscali il sale and lease back è composto da due operazioni collegate: la cessione del cespite e locazione finanziaria dello stesso.

Interpello, istanze a regola d’arte (D. Liburdi, pag. 10)
Dalla lettura della circolare dell’Agenzia delle entrate n. 32 del 14.06.2010 in materia di interpello si evince che le istanze dovranno essere poste al fisco in maniera precisa e motivata, determinando altresi il vantaggio che si conseguirebbe in caso di risposta positiva.

L’omessa richiesta fa scattare sanzioni (D. Liburdi, pag. 11)
Se il contribuente non adempie alla presentazione di una istanza di interpello “obbligatoria” (es. disapplicazione o del regime Cfc o delle società di comodo), nel corso dell’attività di controllo sarà irrogata la sanzione di cui l’art. 11 c. 1 del Dlgs n. 471/1997.

L’evasione fiscale ha più sintomi (A. Bongi, pag. 12)
Dalle recenti sentenze della Corte di Cassazione in tema di accertamenti si evince che ad un elemento indiziario ritenuto principale, sulla base del quale è stato formato l’accertamento a carico del contribuente, vanno affiancati altri elementi sintomatici dell’evasione fiscale come: il listino prezzi esposto al pubblico, l’abbattimento del ricarico per la crisi di settore, l’utilizzo dei questionari compilati dai clienti di un albergo, il numero dei tovaglioli utilizzati dal ristoratore, gli assegni di soci e dipendenti versati sul conto della società, il saldo negativo di cassa.

La morsa della sospensione breve (A. Felicioni, pag. 4)
La sospensione delle cartelle e degli avvisi di accertamento potrà durare al massimo solo 150 giorni con la conseguenza per cui se la controversia non si chiuderà in tale termine, il contribuente sarà costretto a versare le somme non solo in pendenza di giudizio ma anche dopo aver ottenuto la sospensione ormai spirata.

Strumenti di tutela su doppio binario: giurisdizionale e amministrativo (A. Felicioni, pag. 4)
L’art. 39 c. 1 del Dpr n. 602/1973 prevede la possibilità di ricorrere a due diversi strumenti di tutela cautelare, esercitabili anche contestualmente, in quanto quello dei due che si attiva con la richiesta si sospensione alla Dre opera sul piano amministrativo, mentre quello che si attiva con la richiesta di sospensione alla Ctp opera sul piano giurisdizionale.

Istanza circoscritta ad alcuni atti (A. Felicioni, pag. 5)
L’istanza di sospensione può riguardare anche solo alcuni atti impugnabili. “… Essa è ammissibile per l’avviso di accertamento dei tributi, nelle sue varie forme di rettifica delle dichiarazioni, di accertamento di ufficio e di accertamento valori, per l’avviso di liquidazione del tributo, per il provvedimento che irroga la sanzione, per il ruolo e la cartella di pagamento e per l’avviso di mora”.

Guerra ai paradisi al giro di boa (G. Frontoni, pag. 6)
Nell’ultimo anno sono state siglate 450 intese fiscali da parte dei Paesi inseriti nelle liste nera e grigia stilate dall’Ocse il 2.04.2009.