Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

martedì 20 novembre 2007

RASSEGNA STAMPA 19/11/2007

Il Sole 24 Ore


Contribuenti nella rete dell’Anagrafe tributaria ma la verifica è su
carta (S. Fossati)
Nel Ddl Finanziaria 2008 è stato introdotto l’obbligo della fattura
elettronica per tutte le forniture alla Pubblica amministrazione.

Un “cruscotto” antievasione (M. Mobili)
Si appresta ad essere inasprita la lotta all’evasione finalizzata al
recupero di base imponibile. Verranno messi sotto osservazione i sistemi
delle compensazioni e dei rimborsi, ponendo anche particolare attenzione
alla tracciabilità dei pagamenti. Il Fisco per raggiungere i suoi
obiettivi utilizzerà oltre ai dati raccolti dagli elenchi clienti e
fornitori, anche l’anagrafe dei rapporti e il redditometro.

La vera svolta è solo nelle regole destinate a durare (E De Mita)
Viene espresso il parere critico dell’autore sulle norme introdotte dal
Legislatore per contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale.

La corsa del leasing sta perdendo smalto (E. Scarci)
Il Ddl Finanziaria 2008 prevede delle modifiche per gli investimenti in
leasing. Tra tutte le modifiche, ricordiamo che è stata confermata la
durata minima di 48 mesi per i leasing di autovetture.

Disparità di trattamento sulla riscossione tributi (M. Fogagnolo)
Il Ddl Finanziaria 2008 prevede che gli enti locali, che decidono di
affidare a terzi l’accertamento e la riscossione di tributi ed entrate
patrimoniali, dovranno seguire le norme Ue e le procedure di affidamento
dei servizi pubblici locali. Tali norme impongono il ricorso alla gara
d’appalto, anche quando l’affidamento sia a favore di società
interamente pubbliche.

Conferimenti neutrali per tutti (B. Santacroce)
Il Ddl Finanziaria 2008 prevede alcune modifiche per il conferimento
d’azienda. Due sono le modifiche rilevanti introdotte: è stata eliminata
la possibilità di poter ricorrere al conferimento realizzativo (Art. 175
Tuir); è stata introdotta un’imposta sostitutiva del 18% utilizzabile
dalla conferitaria per attribuire valenza fiscale agli eventuali
maggiori valori civilistici. Inoltre, un emendamento governativo ha
esteso il regime di neutralità (disciplinato dall’Art. 176 del Tuir)
anche ai conferimenti d’azienda effettuati in favore di società di
persone.

Sostitutiva con dubbi (R. Giorgetti)
L’imposta sostitutiva del 18% introdotta dal Ddl Finanziaria 2008 si
differenzia da quella esistente prima della riforma del sistema fiscale
del 2004. Due sono le differenze più rilevanti: l’applicazione della
sostitutiva è finalizzata ad ottenere il riconoscimento fiscale dei
valori civilistici e non a tramutare la natura dell’operazione da
neutrale in realizzativa; l’affrancamento dei maggior valori riguarda
soltanto le immobilizzazioni materiali ed immateriali.

Fino al 31 dicembre più regimi tra cui scegliere (R. Giorgetti)
Le nuove disposizioni sul conferimento d’azienda, contenute nel Ddl
Finanziaria 2008, se confermate, entreranno in vigore solo a partire
dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007.
Tuttavia, sarà possibile usufruire del riallineamento oneroso dei valori
fiscali a quelli civili anche per le operazioni effettuate prima del 31
dicembre 2007, mediante il pagamento della sostitutiva nei limiti dei
disallineamenti ancora esistenti.

L’anticipo può far la convenienza (P. Meneghetti)
Nell’articolo vengono effettuate delle considerazioni in merito alla
convenienza che i contribuenti possono avere ad anticipare o posticipare
le operazioni di conferimento.

Interessi passivi al test del 30% (L. Gaiani)
Il Ddl Finanziaria 2008 prevede l’abrogazione delle norme sulla thin cap
e sul pro rata patrimoniale e l’introduzione di una nuova norma sulla
deducibilità degli interessi. La nuova norma si applica solo alle
“società di capitali, anche di ridotte dimensioni, mentre ne restano
fuori tutte le imprese individuali e le società di persone. Sono escluse
le banche e le società finanziarie, tranne le holding di gruppi
industriali”.

Il gruppo aiuta il recupero delle deduzioni (P. Cappellini e R. Lugano)
In tema di interessi passivi, per le società partecipanti al consolidato
nazionale, l’eventuale eccedenza indeducibile potrebbe essere recuperata
a tassazione da parte di un altro soggetto aderente al consolidato che
possiede un Rol capiente rispetto ai propri interessi passivi. Le
eventuali eccedenze di interessi passivi, generatesi prima dell’ingresso
nel regime del consolidato, non potranno essere dedotte dagli altri
partecipanti ma solo dal titolare delle stesse.

Su acquisizioni e strat up c’è l’interpello (G.M. Committeri e P.
Alonzo)
Il Ddl Finanziaria 2008 prevede la possibilità di presentare un
interpello per chiedere la disapplicazione, totale o parziale, del
limite temporale al riporto in avanti degli interessi indeducibili
eccedenti il 30% del Rol. L’interpello può essere presentato soltanto in
situazioni particolari (ad esempio, fasi di start up).

Interpretazione autentica per le immobiliari (P. Cappellini e R. Lugano)
Nel Ddl Finanziaria 2008 è prevista l’introduzione di una norma che
consente alle società immobiliari di gestione la possibilità di dedurre
gli interessi passivi di finanziamento contratti per l’acquisto di
immobili diversi da quelli strumentali. Tale disposizione rappresenta
una norma di interpretazione autentica e, pertanto, secondo lo “Statuto
del contribuente” dovrebbe avere efficacia retroattiva.

Successioni, la causa non blocca il Fisco (M.G. Strazzulla)
La Cassazione, con la sentenza n. 23471 del 12 novembre 2007, ha
stabilito che ai fini fiscali le successioni testamentarie sono quelle
risultanti in base alla denunzia di successione e all’allegato
testamento. “L’impugnazione radicale dell’atto, (…), è dunque priva di
influenza sulla debenza della imposta e sulla relativa procedura di
liquidazione”.

Sanzioni ridotte per l’invio tardivo (G. Chiaretti)
In materia di adempimenti fiscali ed estensione del ravvedimento operoso
va segnalata una tra le prime pronunce a cura della Ctp di Milano, con
la sentenza 537/33/07. I giudici milanesi hanno ritenuto applicabile uno
sconto sulla sanzione dovuta per il tardivo invio della dichiarazione da
parte dell’intermediario abilitato.

Detrazione limitata dai termini (M. Mantovani e B. Santacroce)
In caso di maggiore Iva accertata in sede doganale all’importazione,
viene concesso all’operatore di portare in detrazione l’imposta
derivante dalla rettifica della bolletta doganale, a prescindere della
preventiva corresponsione dell’imposta. Tuttavia, poiché l’accertamento
doganale ha termine triennale, mentre l’Iva è recuperabile entro il
temine utile per la presentazione della dichiarazione relativa al
secondo anno successivo a quello in cui il diritto alla detrazione è
sorto, allora potrebbe verificarsi l’impossibilità di detrarre la
maggiore imposta accertata in sede doganale.

La violazione della neutralità pone l’Italia a rischio censure (M.
Mantovani e B. Santacroce)
In materia di detrazione Iva esiste un contrasto tra la normativa
interna e quella comunitaria. Infatti l’impossibilità di poter detrarre
la maggior imposta accertata viola il principio di neutralità dell’Iva.
La Ctp di Genova ha sollecitato la Corte di giustizia per avere
chiarimenti sui dubbi di compatibilità tra la VI direttiva e la norma
nazionale.

La buona fede copre anche le cessioni extra Ue (M. Mantovani e B.
Santacroce)
Secondo le conclusioni presentate dall’Avvocato generale nel
procedimento C-271/06, il principio della buona fede insito nel sistema
Iva non può subire limitazioni. Quindi, se ritenuto valido nell’ambito
degli scambi intracomunitari, deve altresì considerarsi operante anche
per le esportazioni.

Due strade alternative per il ricorso al giudice (M. Mantovani e B.
Santacroce)
Nel caso in cui si riceve un accertamento per una maggiore Iva
all’importazione, il contribuente deve valutare attentamente le modalità
di ricorso. Si poterebbe scegliere di detrarre l’Iva e successivamente
ricorrere, con la possibile conseguenza, in caso di esito favorevole, di
vedersi contestare, per la detrazione effettuata, l’infedeltà della
dichiarazione senza l’applicazione delle sanzioni. Oppure, si potrebbe
optare per la presentazione del ricorso senza effettuare la detrazione,
con il rischio, in caso di sconfitta trascorso il termine di due anni,
di non poter effettuare la detrazione.

La “white list” influenza i reati tributari (I. Caraccioli)
Il Ddl Finanziaria 2008, se approvato, prevede l’emanazione di una
“white list” che sostituirà la “black list”. Interessanti saranno i
risvolti che si avranno in ambito penal-tributario in seguito alla
introduzione di questa novità.

Rispunta il problema del bilancio inquinato (M. Damiani)
Alla luce dei provvedimenti contenuti nel Ddl Finanziaria 2008 si riapre
il dibattito sul principio di derivazione del reddito ai fini fiscali da
quello civilistico di bilancio e sul doppio binario.

Sui danni dell’Erario competenza sdoppiata (G. Boletto)
In alcuni casi l’amministrazione finanziaria può causare un danno
ingiusto nei confronti del contribuente. Possono distinguersi tre
diverse fattispecie: il provvedimento illegittimo viene eseguito
spontaneamente dal contribuente; l’amministrazione finanziaria esegue
forzatamente un atto impositivo illegittimamente senza utilizzare la
normale prudenza; l’illegittimità dell’atto viene accertata in sede
giurisdizionale.

L’illegittimità dell’atto è solo uno degli elementi (P. Rossi)
Nel caso in cui un provvedimento adottato dall’ufficio si riveli non
corretto, perché ricorra la responsabilità amministrativa del
funzionario è necessario che l’elemento psicologico assuma i connotati
del dolo o della colpa grave.

Quando la riscossione è “ingiusta” (B. Antonica)
Il contribuente, qualora subisca un danno ingiusto durante la fase di
riscossione del tributo, può chiedere il risarcimento per comportamento
illecito dell’amministrazione finanziaria. Toccherà al contribuente
fornire la prova e giustificare anche l’entità del danno.

Un pieno di garanzie durante l’istruttoria (R. Miceli)
Per i danni causati al contribuente a causa di illegittimità compiute
anche nel corso delle attività istruttorie l’amministrazione finanziaria
è soggetta alla responsabilità extracontrattuale.



Italia Oggi

L’opzione per la tassazione al 27,5% fa accantonare ricchezza per il
futuro (C. Carpentieri)
Il regime opzionale della tassazione progressiva al 27,5% per le società
Irpef può essere effettuato soltanto dalle imprese in contabilità
ordinaria. In caso di successiva distribuzione dei redditi soggetti ad
imposizione al 27,5%, sul reddito distribuito si renderà applicabile
l’imposizione ordinaria da aliquota marginale Irpef applicabile con
riferimento all’anno di distribuzione.

Indicatori di normalità: solo una conferma del decreto d’estate (C.
Carpentieri)
In materia di studi di settore il Ddl Finanziaria 2008 prevede che i
maggiori ricavi stimati in seguito all’applicazione degli studi di
settore, possono essere contestati al contribuente solo in presenza di
ulteriori elementi probatori. Inoltre si dispone che la costruzione dei
nuovi studi di settore avverrà di concerto con le associazioni di
categoria.