Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

lunedì 13 ottobre 2008

RASSEGNA STAMPA 13/10/2008

Il Sole 24 Ore


Mille adesioni ai processi verbali (P. Ceppellini e R. Lugano, pag. 1 -
Norme e Tributi)
Mille sono le adesioni alla definizione agevolata dei processi verbali di
constatazione raccolte sinora dalla Entrate. L'istituto ha raccolto
consensi soprattutto in materia di Iva, convenendo se dal contraddittorio
si riesce ad ottenere oltre il 10% di sconto.

Pax fiscale anche su Irap e contributi (D. Deotto, pag. 1 - Norme e
Tributi)
La definizione riguarda, oltre alle imposte dirette e all'Iva, anche
eventuali violazioni Irap, addizionali Irpef, imposte sostitutive e
contributi previdenziali. Lo hanno chiarito le Entrate con circolare n.
55/E del 2008.

Porte chiuse alle indagini sui conti correnti (D. Deotto, pag. 1 - Norme e
Tributi)
Le risultanze di una verifica riguardante le indagini presso gli operatori
finanziari non possono essere tramutate in un accertamento parziale e,
quindi, non possono formare oggetto della nuova adesione ai Pvc. E' un
aspetto da tenere presente per la nuova forma di definizione prevista dalla
manovra d'estate.

Maglie strette sugli oneri (D. Deotto, pag. 4 - Norme e Tributi)
Concetto di inerenza sempre più oscillante e soggetta al mutamento della
legislazione, della prassi e della giurisprudenza. Tra tutte, "solleva
molte perplessità" un atto della Dre Friuli Venezia Giulia del 18 marzo
2008, la quale afferma che, per la deducibilità dei costi di carburante
delle imprese sostenuti in Slovenia, occorre verificare il nesso causale
tra la documentazione di riferimento e il viaggio all'estero.

Ma la prova spetta agli uffici (D. Deotto, pag. 4 - Norme e Tributi)
La giurisprudenza ha più volte affermato che ricade sul contribuente
l'onere di provare l'inerenza all'attività di un componente negativo.
Questa tesi non si concilia con le disposizioni in tema di accertamento per
le quali risulta difficile accettare che gli uffici possano disconoscere
la deduzione di un componente negativo di reddito solo per la mancanza di
prova dell'inerenza da parte del contribuente.

Rilievi penali soltanto oltre le soglie (I. Caraccioli, pag. 4 - Norme e
Tributi)
La detrazione dell'Iva sulle fatture di alberghi e ristoranti, se illecita,
può assumere anche rilevanza penale nel caso in cui venga superata la
soglia quantitativa di punibilità per il reato di dichiarazione infedele di
cui all'articolo 4 del Dlgs n. 74/2000.

L'Iva si sconta con ricevuta (G. Gavelli e M. Sirri, pag. 4 - Norme e
Tributi)
Non è consentito uno "scambio" tra detraibilità dell'Iva e deducibilità del
costo. Ciò significa che un'eventuale rinuncia alla detraibilità non può
consentire all'impresa di evitare la decurtazione della deducibilità al 75%
(con decorrenza dal 2009) prevista dal nuovo testo dall'articolo 109, comma
5, del Tuir.

Per auto e telefonini niente disapplicazione (L. Meschi e V. Russo, pag. 5
- Norme e Tributi)
La disapplicazione delle norme antielusive non può riguardare le spese per
le quali usualmente il Tuir prevede una deducibilità in misura forfettaria.
E' il caso delle deduzioni per i costi sostenuti dalle imprese per auto e
telefonini.

Interessi passivi, la nuova disciplina rimane esclusa (G. Ferranti, pag. 5
- Norme e Tributi)
La nuova disciplina degli interessi passivi non ha natura di norma
antielusiva e non suscettibile di disapplicazione. Lo affermano le Entrate
con risoluzione n. 268 del 2008, precisando come il legislatore abbia
voluto perseguire una finalità di carattere sostanziale, consistente
nell'incentivare la capitalizzazione delle imprese.

Costi alla prova del reale utilizzo (G. Ferranti, pag. 5 - Norme e Tributi)
Per la dottrina l'articolo 37bis, comma 8, deve essere applicata anche alle
disposizioni che limitano la deducibilità dei costi relativi agli
autoveicoli e alle apparecchiature di telefonia fissa e mobile. L'agenzia
delle Entrate, con le risoluzioni 190/E e 231/E del 2007, ha chiarito,
invece, che le disposizioni che limitano la deducibilità dei costi non
possano essere disapplicate.

Ai fini catastali gli impianti solari sono opifici (P.F. Calmetta e O. Di
Benedetto, pag. 10 - Norme e Tributi)
Secondo quanto stabilito da una nota della Direzione centrale cartografia,
catasto e pubblicità dell'agenzia del Territorio del 26 settembre 2008, gli
impianti si accertano nella categoria D/1 Opifici e nella determinazione
della relativa rendita catastale devono essere inclusi i pannelli
fotovoltaici.


Italia Oggi


La forma non salva (N. Villa e F. Cornaggia, pag. 29)
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 16430/2008, ha stabilito che anche
in presenza di una contabilità ben tenuta, le risultanze contabili possono
essere disconosciute.


Annotazioni matita. L'Iva resta off limit (N. Villa e F. Cornaggia, pag.
29)
Le registrazioni effettuate a matita sui registri Iva sono da considerare
inesistenti ed il contribuente non può invocare l'incertezza della norma
per evitare le sanzioni.

Il furto delle scritture non aiuta il contribuente (N. Villa e F.
Cornaggia, pag. 29)
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9919 del 16 aprile 2008, ha
stabilito che il furto delle scritture contabili non permette di superare
l'onere della prova a carico del contribuente.


La prova contraria trova forza (M. Tasini, pag. 30)
La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 11389 dell'8 maggio 2008,
ha stabilito che, a fronte di un accertamento da redditometro, il
contribuente può fornire la prova contraria.


Metodo sintetico anche con dichiarazione (M. Tasini, pag. 30)
La Corte di cassazione, con sentenza n. 22936/2007, ha stabilito che
l'accertamento sintetico del reddito del contribuente, svolto sulla base di
"elementi indicatori di capacità contributiva", non costituisce uno
strumento straordinario di accertamento reddituale, utilizzabile solo in
caso di omessa o infedele dichiarazione, ma anche in caso di dichiarazione
apparentemente corretta, qualora gli Uffici ipotizzino un contrasto tra
quanto indicato in dichiarazione e la capacità contributiva espressa dal
possesso di beni e valori in essa indicati.