Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

giovedì 7 gennaio 2010

Rassegna Stampa 06/01/2010

Il Sole 24 Ore

Unico gioca d’anticipo sulle Cfc (M. Piazza, Norme e tributi pag. 18)
Le istruzioni ministeriali in bozza al modello Unico 2010 pubblicate sul
sito dell’Agenzia delle entrate fanno riferimento alle nuove disposizioni
sulla Cfc legislation. I dubbi sull’entrata in vigore della norma sono
stati trattati da Assonime con lo studio n. 15, nel quale viene espressa
l’opinione secondo cui in base alla normativa ora in vigore e alla
giurisprudenza di merito, le modifiche dovrebbero essere applicabili solo
dal periodo d’imposta successivo all’1.07.2009.

Coefficienti in attesa di restyling (G. Gavelli, F. Roscini Vitali, Norme e
tributi pag. 18)
Sono attese le modifiche ai coefficienti d’ammortamento previsti dal Dm del
31.12.1988, essendo scaduto il lo scorso 31.12.2009 il termine previsto
dalla manovra d’estate (Dl.78/2009) per il loro rinnovo.

L’invio telematico degli Intrastat scatterà ad aprile (M. Bellinazzo, Norme
e tributi pag. 18)
Sono allo studio le soluzioni alle problematiche applicative dovute al
mancato recepimento del D.lgs di novembre relativo al pacchetto Iva
previsto dalla direttiva comunitaria 8/2008. Gli elenchi intrastat
dovrebbero essere inviati tramite il canale telematico da aprile 2010.

Il funzionario delle Entrate può firmare per l’appello (G. Piagnerelli,
Norme e tributi pag. 21).
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 28036 del 2009 ha affermato che
il funzionario delle Entrate è legittimato a sottoscrivere l’appello senza
procura speciale.

Il giudice tributario valuta le prove in autonomia (F. Falcone, A. Iorio,
Norme e tributi pag. 21)
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 27954 del 30.12.2009 ha affermato
che il giudice tributario deve valutare autonomamente gli elementi ritenuti
dal giudice penale sufficienti ad affermare la colpevolezza del
contribuente in una rettifica ai fini Iva.


Italia Oggi

Scudo, un dribbling entro aprile (D. Liburdi, pag. 21).
La speciale sanatoria per le irregolarità dei lavoratori all’estero che non
hanno presentato la dichiarazione dei redditi ovvero non hanno compilato il
quadro RW, consente loro di sanare l’inadempimento entro il 30.04.2010 con
il pagamento di 21 euro, senza ricorrere allo scudo fiscale.

Incentivo anche per le società trasparenti (A. Mastroberti, pag. 24)
La circolare dell’agenzia delle Entrate n. 53 del 21.12.2009 precisa che la
detassazione per la ricapitalizzazione delle società può trovare
applicazione anche per le società in regime di trasparenza, sia su base
opzionale sia nel caso di regime naturale delle società di persone.

Compensazioni, limiti illegittimi (B. Fuoco, pag. 19)
La sentenza della Ctr del Lazio 183/20 del 24.11.2009 ha stabilito che “i
limiti previsti dalla legge per le compensazioni dei crediti fiscali sono
illegittimi ed inefficaci, in quanto derogano, senza prevederlo
espressamente, alle disposizioni dello Statuto del contribuente”. Il
contribuente può, dunque, avvalersi delle compensazioni fiscali senza
limitazioni d’importo, nonostante le diversa previsione di legge.

Ma la Corte ci va piano (B. Fuoco, pag. 19)
La giurisprudenza della Corte di Cassazione, relativamente ai limiti posti
alle compensazioni fiscali ne sostiene la legittimità, in quanto non ancora
emanati i necessari regolamenti ministeriali di attuazione della relativa
disciplina dello Statuto del contribuente (Cass. 12262 del 25.05.2007).

Liti, indizi stoppati (D. Alberici, pag. 23)
La sentenza della Corte di Cassazione n. 28004 del 30.12.2009 ha precisato
che le dichiarazioni rese nel processo penale dai vertici aziendali in
affari con la società contribuente sono degli indizi da soli insufficienti
a legittimare l’accertamento nei confronti di quest’ultima.

Cartelle esattoriali nulle se prive di relata di notifica (B. Fuoco, pag.
23)
La Ctp di Parma con la sentenza n. 103/07 del 3.11.2009 ha stabilito che la
mancata compilazione della relata apposta in calce alle cartelle di
pagamento determina l’inesistenza giuridica della notifica con nullità
derivata dell’atto stesso.