Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

lunedì 28 dicembre 2009

Rassegna Stampa 28/12/2009

Il Sole 24 Ore

Fisco, hi-tech, sport: il 2010 si presenta con 100 novità (vari, pag. 2)
Tra le cento novità legislative introdotte o previste per il 2010 si
segnalano: le nuove regole comunitarie sulla territorialità ai fini Iva; i
nuovi coefficienti di ammortamento; le compensazioni Iva superiori a 10mila
euro attraverso i canali di Entratel e di Fisconline; gli ulteriori dati da
inserire nel quadro RW.

Lo scudo moltiplica i dubbi RW (M. Piazza, Norme e tributi, pag. 1)
L’obbligo di inserimento di nuovi dati, quali immobili detenuti all’estero
non produttivi, gioielli, opere d’arte e yacht non noleggiati a terzi, ha
sottolineato l’insufficienza delle istruzioni al quadro RW. L’articolo
definisce gli aspetti chiave e le incertezze più frequenti relative a tale
quadro.

Investimenti patrimoniali in cerca di parametri chiave (M. Piazza, Norme e
tributi pag. 1)
Relativamente agli investimenti patrimoniali, nuova categoria di beni
emersa dalla circolare n. 43/E del 10.10.2009, l’articolo descrive gli
obblighi di iscrizione nel quadro RW nel caso di immobili acquistati
tramite mutuo con una banca non residente o in caso di versamento di un
acconto per l’acquisto.

Integralmente deducibile il mutuo su bene affittato (G. Ferranti, Norme e
tributi pag. 2)
La circolare di Assonime n. 46/2009 chiarisce la corretta applicazione
della deducibilità degli interessi passivi. Viene segnalata la possibilità
di trasferire l’ipoteca dagli immobili già in proprietà ad altri dati in
affitto, in modo da rendere i relativi interessi integralmente deducibili.

Holding industriali con regole ordinarie secondo l’attività (L. Miele, R.
Vio, Norme e tributi pag. 2)
La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 37 del 4.11.2009 afferma che “il
requisito della prevalenza deve essere verificato avendo riguardo al valore
contabile delle partecipazioni in società industriali e a quello di altri
elementi patrimoniali relativi a rapporti intercorrenti con le medesime
società, che complessivamente considerato, deve eccedere il 50% del totale
dell’attivo patrimoniale”. La differenza di comportamento è data dalla
composizione qualitativa e quantitativa dell’attivo medesimo.

Le perdite non sono uguali per tutti (G. Ferranti, Norme e tributi pag. 2)
Le perdite attribuite per trasparenza dalle Snc e dalle Sas non sono
utilizzabili dai soci di società di capitali ed enti commerciali residenti
in diminuzione del proprio reddito, ma solo in abbattimento degli utili
attribuiti per trasparenza nei successivi cinque periodi d’imposta dalla
stessa società che ha generato le perdite.

Dall’accertamento rischi sul consolidato (B. Izzo, Norme e tributi, pag. 2)
Nella definizione del rapporto tra le regole della deducibilità degli
interessi passivi e la tassazione di gruppo, la circolare Assonime n.
46/2009 chiarisce alcuni aspetti distinguendo tra società che generano
interessi passivi netti e società che forniscono il Rol al consolidato.

Non c’è solo il concordato (P. Meneghetti, Norme e tributi pag.3)
Per fronteggiare l’impatto della crisi economico-finanziaria che colpisce
molte imprese vengono ipotizzati piani di risanamento caratterizzati da
modalità “alternative”: oltre al concordato stragiudiziale, i “piani
attestati” e gli “accordi di ristrutturazione del debito”.

La cessione del agevola il risanamento (P. Meneghetti, Norme e
tributi pag. 3)
In ipotesi di piano di risanamento rientra la cessione di assets non
strategici, anche organizzati in ramo d’azienda. Dal punto di vista fiscale
generalmente è più conveniente dismettere un ramo d’azienda con la
procedura del conferimento. L’articolo descrive i quattro passaggi di tale
procedura.

Rinuncia al credito senza rischi elusivi (S. Pellegrino, Norme e tributi
pag. 3)
Una misura talvolta adottata dai soci in situazione di difficoltà è la
rinuncia ai crediti eventualmente vantati nei confronti della loro
partecipata; l’agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 152 del 2002 ha
ritenuto che l’operazione in oggetto non fosse elusiva, affermando che la
sopravvenienza non deve essere tassata “in quanto trova causa non nello
spirito di liberalità o nella “remissione” di un debito da parte di un
terzo, bensì nella volontà di un socio di patrimonializzare la
partecipata”.

Possesso triennale: ok alla rateazione (G. P. Ranocchi, G. Valcarenghi,
Norme e tributi pag. 3)
Relativamente agli strumenti per limitare il prelievo fiscale sul reddito
proveniente dalla cessione dei singoli beni o del complesso di beni che
compongono l’azienda è necessario ricordare che se i beni sono stati
posseduti per un periodo non inferiore a tre anni, la relativa plusvalenza
può essere rateizzata (art. 86 Tuir).

Grazie ai bonus acquistate auto per 6,4 miliardi (P. L. Viscovo, pag. 25)
Dall’analisi del Centro studi Fleet&Mobility è emerso che il volume delle
immatricolazioni del 2009 è stato pari sostanzialmente a quello del 2008.
Considerando i bonus, l’ammontare speso per l’acquisto di auto nel 2009 è
stato pari a circa 35miliardi di euro (-7% rispetto al 2008, -21% al 2007).

Sull’auto italiana margine senza limiti (E. Sollini, Norme e tributi pag.
4)
Non ci sono i limiti previsti dall’art. 38 comma 4 dell’Iva intraUe
nell’applicazione del regime del “margine” sull’acquisto di autoveicoli
usati da soggetto nazionale (CTR Toscana n. 47/2009)

Intermediazione allineata all’Iva Ue (M. Mantovani, B. Santacroce, Norme e
tributi pag. 13)
Il recepimento del “Vat package” incide limitatamente sul quadro attuale;
oltre all’inclusione dei prestatori extraUe nella regola del luogo del
committente, l’altro elemento innovativo è rappresentato dalla
riqualificazione da “fuori campo” per carenza del requisito territoriale a
“non imponibile” delle intermediazioni “estero su estero”.

I limiti al controllo dell’amministrazione sul ravvedimento (D. Deotto,
Norme e tributi pag. 13)
L’articolo espone i rischi a cui un contribuente incorre se versa le
imposte in ritardo pur dichiarando il dovuto.

Gli operatori intracomunitari perdono il diritto al plafond (M. Mantovani,
B. Santacroce, Norme e tributi pag. 13)
Nel restyling per la disciplina delle intermediazioni in nome e per conto
terzi è stato stabilito che si applica il sistema della autofattura al
posto dell’integrazione del documento emesso dall’esecutore.

Nel business to consumer tassa lo Stato dell’esecuzione (M. Mantovani, B.
Santacroce, Norme e tributi pag. 13)
“Le intermediazioni business to consumer mantengono l’attuale disciplina”.

Direttamente impugnabile il no all’interpello antielusivo (E. Artuso, R.
Bogoni, Norme e tributi pag. 4)
La circolare dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti (Ungdc)
n.9, contrastando la tesi recentemente ribadita dalla circolare
dell’agenzia delle Entrate n. 7 del 3.03.2009, sostiene l’immediata
impugnabilità del diniego di interpello antielusivo, ritenendola coerente
non solo con la disciplina del contenzioso, ma anche con i generali
precetti costituzionali.

Dichiarazioni di terzi in giudizio (R. Bresciani, Norme e tributi pag. 4)
Con l’ordinanza della Corte di Cassazione n. 25333 dell’1.12.2009, si
stabilisce che il divieto di ammissione della prova testimoniale nel
giudizio tributario non osta a che le dichiarazioni di terzi raccolte dalla
polizia tributaria assumano valenza di elementi indiziari suscettibili di
valutazione del giudice.


Italia Oggi

Crediti al check-up di convenienza (N. Villa, pag. 9)
Le condizioni per la deducibilità delle perdite su crediti (art. 101 del
Tuir) devono verificarsi entro la fine del periodo d’imposta. Sono
necessari “elementi certi e precisi” per evitare di dover assoggettare a
tassazione il loro mancato incasso.

Entità da valutare nel singolo caso (N. Villa, pag. 9)
La norma di comportamento dell’Associazione dottori commercialisti (Adc) n.
172 ha ritenuto, tra l’altro, che la presunzione di sussistenza di elementi
certi e precisi vale per tutta la durata della procedura concorsuale.

Bonus con l’effetto amplificato (A. Felicioni, pag.12)
La scelta congiunta di trasparenza e ricapitalizzazione può massimizzare i
vantaggi del bonus per le srl partecipate da persone fisiche.

Tremonti-ter, corsa agli acquisti (F. Cornaggia, N. Villa, pag. 20)
Nell’articolo vengono descritte le istruzioni per poter beneficiare della
detassazione del 50% nell’acquisto dei beni, sfruttando tale detassazione
fin dal 2009.

Saldi e acconti, è l’ora dei calcoli (F. Cornaggia, N. Villa, pag. 21)
L’effetto della Tremonti-ter è facilmente calcolabile apportando una
variazione in diminuzione della base imponibile del reddito d’impresa del
periodo d’imposta di effettuazione degli investimenti agevolabili.

Post-it: contabilità da stampare (N. Villa, pag. 10)
Entro il 31.12.2009 bisogna riportare i dati sui supporti cartacei;
l’obbligo di stampa riguarda tutti i libri contabili (libro giornale,
inventari e registri Iva) mentre per il libro dei cespiti ammortizzabili è
prevista la compilazione entro il termine stabilito per la presentazione
della dichiarazione.

L’addio alle vidimazioni senza retroattività (N. Villa, pag. 10)
Con la sentenza n. 14018 del 2007 la Suprema Corte non ha riconosciuto
effetto retroattivo alla norma che ha disposto la soppressione dell’obbligo
della bollatura e della vidimazione del libro giornale e degli inventari
(art. 8 della L. 383/2001).

Giustizia 2009, troppe pronunce antieconomia (D. Alberici, pag. 21)
Negli ultimi 12 mesi, la Corte di Cassazione ha consolidato la linea
interpretativa dell’abuso del diritto, ampliando i casi e le fattispecie
che lo integrerebbero. Nell’articolo si commentano alcune pronunce.

Si va a duello sugli atti tributari (M. Tasini, pag. 15)
Il Tar Toscana con sentenza n. 1215 del 9.07.2009 ha rigettato il ricorso
avverso il diniego opposto dall’agenzia delle Entrate, in relazione
all’istanza di accesso ad atti tributari endoprocedimentali.

La segretezza deve essere contenuta (M. Tasini, pag. 15)
Il Consiglio di Stato con sentenza 5144 del 21.10.2008, in risposta
all’impugnazione di un contribuente di una sentenza del Tar Lombardia,
sostiene che relativamente all’art. 24 L. 241/1990, la norma deve essere
intesa nel senso che l’inaccessibilità agli atti di cui trattasi va
temporalmente limitata alla fase di pendenza del processo tributario, non
rilevandosi esigenze di “segretezza” (come invece sostenuto dal Tar
Lombardia).


Rivoluzione offshore (G. Frontoni, pag. 22)
Il Ministero dell’Economia, commercio e industria nipponico ha proposto di
allentare il peso del fisco sulle consociate offshore (che risultano essere
più della metà delle 17mila imprese giapponesi). Il nuovo disegno legge
dovrebbe limitare la tassazione al 20%, invece che al 40%, del reddito
prodotto da un’impresa giapponese in un paradiso fiscale.