Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

lunedì 23 giugno 2008

RASSEGNA STAMPA 23/6/2008

Il Sole 24 Ore


Uffici in trincea contro frodi Iva e paradisi fiscali (D. Deotto, pag. 3)
Potenziamento dell'attività di controllo e accertamento, soprattutto a
livello programmatico. Ma anche semplificazione, per effetto
dell'eliminazione di alcuni adempimenti ritenuti più di facciata che di
effettivo ausilio all'attività di contrasto all'evasione.

Studi di settore più affidabili con il <> (B. Santacroce e R.
Moscati, pag. 2 - Norme e Tributi)
Quest'anno gli studi di settore hanno subito delle modifiche che dovrebbero
apportare dei benefici ai contribuenti. Tali modifiche hanno apportato un
doppio effetto: i nuovi studi approvati risultano più affidabili; sia in
fase dichiarativa che in fase di contenzioso sarà possibile motivare le
situazioni che non hanno consentito il raggiungimento della congruità e
quindi evitare i relativi accertamenti.

Una via semplificata per i ricavi separati (B. Santacroce e R. Moscati,
pag. 2 - Norme e Tributi)
Nei decreti di applicazione degli studi di settore, al fine di favorire una
semplificazione degli adempimenti dichiarativi, sono state eliminate le
clausole di inapplicabilità previste per le imprese multipunto e per quelle
multiattività. Per contro, in sede di accertamento vi sarà la possibilità
di un più incisivo utilizzo diretto di Gerico.

Il software si auto-corregge con la causa giustificativa (B. Santacroce e
R. Moscati, pag. 2 - Norme e Tributi)
Quest'anno il contribuente potrà intervenire sul software Gerico,
segnalando la presenza di eventuali cause giustificative della non
congruità. In alternativa si potrà procedere alla disapplicazione integrale
del singolo indicatore di normalità oppure procedere al ricalcolo
utilizzando dei "nuovi valori che si ritengono adeguati ai fini della
corretta rappresentazione dell'indicatore di normalità economica".

Dalla normalità crepe alla forza presuntiva (B. Santacroce e R. Moscati,
pag. 2 - Norme e Tributi)
La forza presuntiva degli studi di settore potrebbe essere indebolita dagli
indicatori di normalità che non sono in grado di prevedere tutte le
particolari situazioni che si creano nello svolgimento dell'attività.

Il redditometro alza il tiro (M. Mobili e C. Nocera, pag. 3)
Il piano dei controlli antievasione, voluto dal ministro Tremonti, prevede
il contrasto alle frodi Iva, la lotta alle residenza fittizie all'estero,
l'estensione dell'accertamento con adesione ai processi verbali di
constatazione ed un piano straordinario per l'accertamento sintetico, con
il quale si conta di incassare quattro miliardi di euro nel prossimo
triennio.

Rivalutazioni, sprint finale (P. Meneghetti, G.P. Ranocchi e G.
Valcarenghi, pag. 3 - Norme e Tributi)
Ultimi giorni per effettuare la rivalutazione dei terreni edificabili e con
destinazione agricola e delle partecipazioni non negoziate nei mercati
regolamentati. Infatti il 30 giugno scade il termine per l'esercizio
dell'opzione. Possono essere rivalutate soltanto le quote o i beni
posseduti alla data del 1° gennaio 2008.

Nel modello F24 entra la sostitutiva (P. Meneghetti, G.P. Ranocchi e G.
Valcarenghi, pag. 3 - Norme e Tributi)
La procedure di rivalutazione delle partecipazioni e dei terreni prevede la
redazione di una perizia giurata di stima del bene ed il versamento
dell'imposta sostitutiva. A titolo esemplificativo la perizia deve essere
redatta da dottori commercialisti ed esperti contabili per le
partecipazioni; da ingegneri, geometri, agronomi per i terreni. Il
pagamento della prima rata dell'imposta sostitutiva deve avvenire entro il
30 giugno 2008, mediante il modello F24.

Al test delle operazioni straordinarie (P. Meneghetti, G.P. Ranocchi e G.
Valcarenghi, pag. 3 - Norme e Tributi)
L'autore, alla luce dei chiarimenti forniti dal Fisco, analizza le
operazioni straordinarie effettuate successivamente alla rivalutazione
delle partecipazioni.

Tempi diversi per aree e partecipazioni (P. Meneghetti, G.P. Ranocchi e G.
Valcarenghi, pag. 3 - Norme e Tributi)
La rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni prevede l'ammissibilità
della rideterminazione del valore riconosciuto dei beni posseduti al 1°
gennaio 2008, ma già ceduto prima del 30 giugno 2008. Per quanto riguarda i
terreni la rivalutazione non può essere utilizzata prima della redazione
della perizia. Pertanto, l'asseverazione deve precedere la cessione del
terreno. Invece, per le partecipazioni è possibile fruire della
rivalutazione anche per rideterminare il valore delle quote o azioni già
cedute successivamente alla data del 1° gennaio 2008.

Capital gain, convenienza da rimisurare (pag. 3 - Norme e Tributi)
In seguito alla manovra estiva contenuta nel decreto legge del 18 giugno la
rivalutazione potrebbe non essere conveniente nel caso di possesso di
partecipazioni in società di persone e di capitali costituite da non più di
7 anni e possedute da almeno 3 anni.

Sui revisori stretta targata Europa (N. Cavalluzzo e A. Montinari, pag. 4 -
Norme e Tributi)
Una profonda rivisitazione dell'attività di revisione legale dei conti
annuali e dei conti consolidati soprattutto delle società di capitali che
non fanno ricorso al mercato del capitale del rischio. Un'occasione offerta
dal recepimento della direttiva 2006/43/Ce.

Posizioni distanti sul dibattito aperto dal Tesoro (N. Cavalluzzo e A.
Montinari, pag. 4 - Norme e Tributi)
Il "Documento di consultazione" ha aperto la strada agli interventi di
tutte le parti coinvolte sul tema della revisione legale dei conti. I
documenti e le considerazioni del Cndcec, Assonime, Abi potranno essere
visionati sul sito del Mef.

Sindaci, battaglia sull'esclusione (N. Cavalluzzo e A. Montinari, pag. 4 -
Norme e Tributi)
Il tema principale su cui gli addetti ai lavori si stanno confrontando,
prendendo spunto dal recepimento della direttiva 2006/43/Ce, è la
compatibilità fra collegio sindacale e attività di revisione legale dei
conti che sino a oggi non era in discussione ma che il "Documento di
consultazione" del Mef considera non in linea con alcuni dei presupposti
contenuti nella direttiva comunitaria.

Risparmi fiscali misurati dall'imposta di registro (L. Miele e V. Russo,
pag. 5 - Norme e Tributi)
L'onere tributario relativo alla cessione di una azienda realizzata con
conferimento della stessa e successiva cessione della partecipazione
acquisita, può, infatti variare sensibilmente in dipendenza
dell'applicazione all'operazione del registro in misura fissa o
proporzionale. "Troverebbe applicazione l'articolo 20 del Dpr n. 131/86, ai
sensi del quale l'imposta di registro va applicata tenendo conto
dell'intrinseca natura e degli effetti giuridici degli atti presentati alla
registrazione, anche se non vi corrisponda titolo o la forma apparente". Lo
ha affermato la Cassazione n. 10273/07.

Con valori immutati operazioni neutrali (L. Miele e V. Russo, pag. 5 -
Norme e Tributi)
Nei conferimenti disciplinati dall'articolo 176 del Tuir il conferente non
realizza alcuna plusvalenza fiscalmente rilevante. Per il conferente non ha
alcun rilievo fiscale il valore contabile attribuito alla partecipazione
ricevuta. Per il conferente l'eventuale tassazione avrà luogo al momento
del realizzo.

Per apporti di rami d'azienda verifica sulla commercialità (L. Miele e V.
Russo, pag. 5 - Norme e Tributi)
La cessione indiretta di un'azienda non "teme" l'applicazione della
clausola antielusiva, ai fini delle imposte dirette. Se si procede ad un
conferimento in una società di nuova costituzione, avvalendosi del regime
di neutralità fiscale, e alla successiva cessione della partecipazione in
regime di esenzione, il comma 3 dell'articolo 176 Tuir "protegge" dalla
norma antielusiva.

I paradossi delle sanzioni (M. Pollini, pag. 17 - Norme e Tributi)
Il blocco delle addizionali disposto con il Dl n. 93/2007 e l'automatismo
tributario per i Comuni che non hanno rispettato il Patto di stabilità nel
2007 sono in attesa di chiarimenti importanti. "Entrambe le questioni sono
state sollevate dal Dl 93 e la loro soluzione può essere intrecciata".



Italia Oggi


Cuneo fiscale al test del distacco (F. Cornaggia e N. Villa, pag. 28)
Nella Risoluzione n. 235/E del 10 giugno 2008, l’agenzia delle Entrate ha
risposto in merito ad un quesito che riguardava genericamente i criteri di
applicazione delle deduzioni Irap concernenti il cuneo fiscale e
contributivo in caso di distacco del personale dipendente. A parere delle
Entrate, è il distaccatario a godere del bonus, in quanto è colui che
usufruisce materialmente dei servizi di lavoro del dipendente.

Costi qualificati come spese per servizi (F. Cornaggia e N. Villa, pag. 28)
I costi sostenuti sono qualificati come spese per servizi. Le realtà del
distacco e del lavoro interinale sono una prassi sempre più frequente. E
infatti anche i risvolti fiscali di tali istituti finiscono sempre più
spesso sotto la lente della prassi amministrativa.

Ricerca, gli sconti seguono gli oneri (F. Cornaggia e N. Villa, pag. 29)
Gli sconti per ricerca e sviluppo spettano a chi sostiene gli oneri
retributivi e si avvale direttamente dei dipendenti. Nel caso di distacco
quindi il bonus spetta al distaccatario. Ancora una conferma della logica
sempre seguita dalla prassi amministrativa la si può ritrovare nella
risoluzione 138/2006 la quale si è occupata della deduzione Irap prevista
nell'ipotesi di personale addetto alla ricerca e sviluppo.

Distacco di personale senza imposta sul valore aggiunto (F. Cornaggia e N.
Villa, pag. 29)
Niente Iva per il distacco di personale. Se il rimborso riguarda il puro
costo sostenuto, tale somma non sconta nessuna imposizione. L'art. 8, comma
35 della legge 11.03.1988, n. 67 prevede che il rimborso del solo costo del
prestito o distacco di personale dipendente non rileva ai fini dell'imposta
sul valore aggiunto.

Elenchi, un addio senza lacrime (N. Villa, pag. 2)
Eliminati gli elenchi clienti e fornitori e stop deciso alla tracciabilità
dei compensi per i professionisti. Gli elenchi clienti e fornitori tornano
infatti in archivio dopo che per un biennio erano tornati in vigore creando
non pochi problemi operativi ai contribuenti. Sono queste due tra le
diverse regole in materia fiscale contenute del decreto legge approvato dal
consiglio dei ministri.