Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

lunedì 28 settembre 2009

Rassegna Stampa 28/09/2009

Il Sole 24 Ore

Nell’Italia delle rate anche il fisco si adegua (M. Mobili, G. Trovati,
pag. 3)
La rateazione dei debiti tributari ha riscosso un ampio consenso da
parte dei contribuenti che si sono visti dilazionare da Equitalia quasi
tre domande su quattro per un periodo medio di quattro anni.

Un segnale efficace (P. Ceppellini, R. Lugano, pag. 3)
La disponibilità dell’Erario a dilazionare i debiti tributari è un buon
segnale di cooperazione fra imprese e Amministrazione.

Più tempo alle imprese per le restituzioni (A. Sacrestano, pag. 3)
In un periodo in cui le imprese soffrono crisi di liquidità, rappresenta
un parametro troppo restrittivo per il calcolo della rateazione il c.d.
“indice alfa” (rapporto tra debito complessivo e valore della produzione
moltiplicato per 100).

Dallo scudo una tutela penale (quasi) piena (A. Iorio, Norme e tributi
pag. 1)
Le modifiche apportate nei giorni scorsi alle disposizioni sullo scudo
fiscale hanno ampliato la copertura ad alcuni reati penali eccetto i
profili relativi alla falsa fatturazione, agli omessi versamenti e alle
indebite compensazioni.

L’adesione è al riparo da ogni responsabilità (A. Iorio, Norme e tributi
pag. 1)
Le modifiche allo scudo fiscale hanno chiarito ulteriormente la
definizione di “sede giudiziaria”, ponendo ulteriori garanzie rispetto
alle pretese di terzi connesse alle attività regolarizzate o
rimpatriate.

Penal-tributario: non c’è Ue (I. Caraccioli, Norme e tributi
pag. 5)
Con la recente sentenza della Corte di Giustizia europea alla causa
C-2/08 del 3.09.2009 è stato stabilito il principio del primato del
diritto comunitario in ambito Iva (imposta armonizzata). In ambito
penal-tributario tuttavia non rilevano le problematiche connesse al
giudicato esterno.

Per i crediti d’imposta non si accettano ritardi (M. G. Strazzulla,
Norme e tributi pag. 6)
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 19627 del 2009 ha affermato
che il mancato rispetto del termine del 28.02.2003 posto per l’invio
telematico del modello Cvs ai fini di beneficiare dei bonus investimenti
nelle aree svantaggiate, fa decadere l’agevolazione fiscale.


Sì al bonus più ampio con aliquote (Al. Sacrestano, Norme e
tributi pag. 6)
La Ctr di Palermo con la sentenza n. 5 del 4.02.2009 ha affermato che
“l’Ufficio non può recuperare il bonus investimenti (ex art. 8 della L.
n. 388/00) maturato dal contribuente sostenendo che questo abbia
volutamente operato ammortamenti con aliquote inferiori a quelle
ministeriali con lo scopo di aumentare l’agevolazione concedibile”.


Italia Oggi

Febbre da scudo fiscale (M. Longoni, pag. 1)
Secondo l’Autore da una prima stima sul monitoraggio dei capitali
regolarizzati o rimpatriati tramite lo scudo fiscale, emergerebbe che
l’adesione sia stata superiore alle aspettative.

Rientro dei capitali a pieni giri (G. Frontoni, pag. 4)
Le prime stime sul rientro delle attività detenute all’estero parlano di
rimpatrio e regolarizzazione per un valore fra i 50 e i 120 miliardi di
euro.

Immobili, vale il valore in perizia (D. Liburdi, pag. 4)
Alla luce della bozza di circolare sullo scudo fiscale l’autore si
chiede se ai fini dell’applicazione dell’imposta sostitutiva per la
regolarizzazione dell’immobile rilevi il valore di perizia o rilevi il
valore dell’atto notarile, optando per il primo.

Ecco come opera la protezione (D. Liburdi, pag. 5)
L’articolo schematizza il funzionamento dello scudo fiscale e ne
analizza sia la protezione dagli accertamenti sia i profili penali.

Mancata emersione senza sconti (S. Mazzei, pag. 6)
L’errata o omessa compilazione del quadro RW comporta una sanzione che
va dal 10% al 50% degli ammontari non dichiarati, tenuto conto che, come
per le precedenti versioni dello scudo, è prevista la confisca di beni
di corrispondente valore.

I fondi esteri guadagnano appeal (A. Felicioni, pag. 8)
Il decreto legge “salva infrazioni” approvato dal Cdm del 9.09.2009 e in
corso di pubblicazione, nell’eliminare la discriminazione dei fondi
esteri armonizzati e non, ha penalizzato i fondi italiani che perdono
appeal in confronto a quelli esteri.

Rimpatrio facilitato dalla tassazione (A. Felicioni, pag. 8)
I fondi esteri, come previsto dalle modifiche apportate dal decreto
salva infrazioni, possono essere mantenuti nel dossier secretato grazie
alla ritenuta alla fonte a titolo d’imposta praticata
dall’intermediario.

Studi di settore, difesa allargata (A. Bongi, pag. 13)
La relazione sull’attività svolta dagli osservatori regionali fornisce
alcuni spunti al contribuente per difendersi dagli studi di settore.

Iva all’import a opzione multipla (R. Rosati, pag. 14)
In caso di vendite prima dello sdoganamento l’Iva è dovuta sul prezzo
dell’ultima cessione. Per i dazi in determinate condizioni si può
assumere un prezzo più basso.

Il controllo di fatto perde rilievo (F. Pau, pag. 15)
Ai fini dell’applicazione dell’opzione del consolidato rileva il
controllo di diritto. Il controllo di fatto da parte del socio di
minoranza non preclude alla controllante l’applicazione dell’opzione in
determinati casi (risoluzione n. 245/E dell’1.09.2009).

Scorte, l’Oic 23 prevale sul Tuir (F. Cornaggia, N. Villa, pag. 20)
Con la risoluzione n. 249/E del 17.09.2009 l’Agenzia delle entrate ha
chiarito che le rimanenze finali su commesse in valuta devono essere
valutate al tasso di cambio puntuale. Viene dato rilievo ai
comportamenti contabili anche ai fini della determinazione del reddito
imponibile.

Esclusa l’applicazione del comma 3 dell’art. 110 (F. Cornaggia, N.
Villa, pag. 20)
Se il bilancio è redatto senza errori contabili non assume rilievo
l’art. 110, c. 3, del Tuir sulla valutazione dei cambi (risoluzione
249/E del 17.09.2009).