Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

lunedì 7 aprile 2008

RASSEGNA STAMPA 7/4/2008

Il Sole 24 Ore


I conti giusti per l'uscita da EC (P. Meneghetti, pag. 34)
Le imprese si trovano di fronte a tre possibili alternative per poter
effettuare l'uscita dal quadro EC: la fuoriuscita naturale, tramite il
riassorbimento delle eccedenze dedotte; la fuoriuscita mediante il
pagamento della sostitutiva dell'1%, che consente di liberare le riserve in
sospensione; la fuoriuscita mediante il pagamento della sostitutiva pari al
12% (14% o 16%), che consente il riallineamento tra valori civili e
fiscali.

Riallineamento attraverso la sostitutiva (P. Meneghetti, pag. 34)
La fuoriuscita del quadro EC mediante il pagamento dell'imposta sostitutiva
del 12% (14% o 16%), comportando il riallineamento tra valori civili e
fiscali, consente di poter dedurre nuovamente gli ammortamenti già dedotti
in via extracontabile. Il vantaggio fiscale derivante da tale operazione
sarà maggiore per quei beni con coefficiente di ammortamento più elevato,
in quanto consentiranno di beneficiare più velocemente del risparmio
fiscale.

Difficile convenienza tra Ires e Irap (L. Meschi, pag. 34)
Coloro che decideranno di optare per la fuoriuscita naturale dal quadro EC,
mediante il riassorbimento delle eccedenze dedotte, dovranno seguire due
diversi criteri ai fini Ires ed Irap. Infatti, ai fini Ires il
riassorbimento avviene nei modi ordinari, mentre ai fini Irap il recupero
deve essere effettuato obbligatoriamente in sei quote costanti.

Riserve vincolate affrancate con l'1% (L. Meschi, pag. 34)
La scelta di optare per il pagamento dell'imposta sostitutiva dell'1%
consente di liberare le riserve vincolate a copertura delle eccedenze
extracontabili. L'opzione va esercitata in Unico 2008 e l'imposta
sostitutiva va versata in unica soluzione entro il termine del versamento
delle imposta sul reddito relative al periodo di imposta 2007.

Rate solo con istanza doc (C. Nocera, pag. 35)
Equitalia ha fornito a tutti gli agenti della riscossione le regole
operative e le istruzioni sulle istanze di rateazione di debiti fiscali e
contributivi. Il presupposto per ottenere la dilazione del pagamento è che
il debitore si trovi in una situazione temporanea di obiettiva difficoltà
economica che non consente di far fronte al debito in un'unica soluzione.

La trasparenza amministrativa tutela i debitori (C. Nocera, pag 35)
L'istanza inviata all'agente della riscossione competente determina l'avvio
di un procedimento amministrativo soggetto alla legge 241 del 1990.
L'applicazione della legge 241 è fonte di trasparenza del procedimento e di
garanzie per il debitore.

Più chance per fornire garanzie sui crediti (C. Nocera, pag 35)
La legge prevede che se l'importo iscritto a ruolo è superiore a 50mila
euro, la dilazione è subordinata alla prestazione di idonea garanzia
mediante polizza fideiussoria o fideiussione bancaria oppure rilasciata dai
consorzi di garanzia collettiva dei fidi-cosiddetti Confidi.

Transfer pricing "documentato" (P. Tognolo, pag. 37)
In materia di transfer pricing, alcuni Paesi europei si stanno adeguando a
quanto previsto dal Codice di condotta Ue relativo alla documentazione dei
prezzi di trasferimento. Secondo tale Codice il contribuente nazionale è il
responsabile per la conservazione e la consegna all'Amministrazione
finanziaria dei seguenti documenti: il Master file (elaborato dalla
capogruppo e contenente una descrizione generale del gruppo, del settore in
cui opera e dei criteri di transfer pricing adottati) e il Country specific
(elaborato dalla controllata e contenete la descrizione delle attività,
delle transazioni e dei margini relativi). "Anche il Fisco italiano ha già
predisposto in bozza una circolare di prossima emissione sulla
documentazione delle transazioni correlate, il cui contenuto è
sostanzialmente in linea con quanto previsto dal codice di condotta".

Riorganizzazioni societarie in attesa di disciplina Ocse (P. Tognolo, pag.
37)
Il centro per le politiche amministrative e fiscali dell'Ocse sta
predisponendo un documento sulle business reorganizations. Lo studio ha lo
scopo di eliminare le attuali incertezze, individuando dei principi di
tassazione ai quali i singoli Paesi potranno uniformarsi, e di legittimare
le riorganizzazioni ispirate da valide ragioni economiche.

Regole ignorate ma 9 gruppi su 10 vogliono investire (E. Scarci, pag. 37)
Da uno studio condotto da una delle big four emerge che circa il 43% delle
imprese interpellate non ha le conoscenze adeguate per effettuare delle
valutazioni di transfer pricing sulle transazioni infragruppo. Per
sopperire a queste lacune "il 90% delle aziende si dice disposto a
coinvolgere anche professionalità esterne".

Stabili organizzazioni, valore normale (M. Piazza, pag. 37)
La determinazione dei redditi delle stabili organizzazioni in Italia e
all'estero rappresenta una tematica strettamente attinente alla valutazione
del transfer pricing. L'articolo 7 del Modello Ocse individua i criteri di
determinazione del reddito attribuibile alla stabile organizzazione.

L'incertezza delle norme ha carattere oggettivo (M. G. Strazzullo, pag. 36)
L'incertezza della norma tributaria è data da una situazione giuridica
oggettiva che si determina nella fase di elaborazione della disposizione ed
è caratterizzata dall'impossibilità di individuare in modo univoco la
corretta applicazione della legge rispetto al caso concreto. E' quanto si
evince dalla sentenza della Corte di cassazione n. 7765 del 21 marzo 2008.


Aiuti di Stato, sul recupero servono procedure stabili (L. del Federico,
pag. 36)
La problematica del recupero degli aiuti di Stato è diventata così
importante da indurre la Commissione Europea ad emanare una specifica
comunicazione (C-272/05). Essa affronta i profili procedimentali e
processuali dell'azione di recupero "che sino ad oggi sono risultati
alquanto trascurati".

Nulle le verifiche delle Dre (D. Carnimeo, pag. 36)
La Ctp di Bari ha annullato un avviso di accertamento fondato su un
processo verbale di constatazione della Direzione regionale delle Entrate
(sentenza n. 12/23/08). I funzionari della Dre non hanno competenze in
materia di verifiche fiscali, e questo determina l'illegittimità dei loro
atti istruttori e l'invalidità derivata dei consequenziali atti impositivi.

L'istanza di condono blocca il rimborso (pag. 36)
Secondo la Cassazione (sentenza n 7729 del 21 marzo 2008) la presentazione
dell'istanza di condono non consente al contribuente di poter beneficiare
del rimborso dell'Irap non dovuta per l'assenza del presupposto
impositivo.

Iva detraibile su beni trasformati (G. Giuliani, pag. 38)
L'articolo 19-bis1, comma 1, lettera i), del Dpr n. 633 del 1972 preclude
la detrazione dell'imposta non solo per gli interventi di recupero
effettuati su fabbricati a destinazione abitativa, ma anche quella relativa
al loro acquisto, alla locazione passiva, alla manutenzione, e alla
gestione.

Valutazioni nel lungo periodo (G. Giuliani, pag. 38)
La risoluzione n. 58 del 2008 affronta la cosiddetta "visione prospettica",
il diritto alla detrazione laddove un'impresa acquisisca un bene
strumentale che deve essere stimato per l'intero periodo in cui la
detrazione può essere oggetto di rettifica: nove anni successivi all'anno
di acquisto o ultimazione dell'immobile (articolo 19-bis2, comma 8 del Dpr
n. 633 del 1972.

La Finanziaria azzera l'imponibile (G. Giuliani, pag. 38)
La Finanziaria 2008 ha modificato l'ultimo comma dell'articolo 13 del Dpr
n. 633 del 1972, prevedendo che la base imponibile sia determinata
moltiplicando per la percentuale detraibile, determinata ai sensi
dell'articolo 19-bis1, l'importo determinato ai sensi dei commi precedenti.

Edilizia penalizzata da troppi vincoli (G. Giuliani, pag. 38)
Il settore immobiliare è soggetto ad una serie di indetraibilità frutto di
una evoluzione non organica della disciplina che prevede due tipi di
limitazioni, quelle specifiche, previste dalla lettera i) e quelle di
carattere generale, stabilite dall'articolo 19 del Dpr n. 633 del 1972.

Imposta unica se l'atto è singolo (S. D'Andrea, pag. 44)
La vendita di un immobile destinato ad abitazione principale e delle
relative pertinenze è assoggettata ad una sola imposta fissa di registro,
ipotecaria e catastale. L'abitazione di residenza va assoggettata
all'aliquota Iva del 4%, mentre la prima pertinenza all'aliquota del 10%.
Si considera scorretta la pretesa dell'amministrazione finanziaria di
applicare più imposte fisse ipotecarie e catastali alla vendita del bene e
delle sue pertinenze.



Italia Oggi



Calcolo dell'imposta col modello Unico (Pag. 7)
La base imponibile dell'imposta sostitutiva è individuata attraverso il
formale rinvio ai dati indicati negli appositi prospetti contenuti nel
quadro RF del modello di dichiarazione dei redditi Unico 2008-SC. Ci si
riferisce alle differenze ancora residue da riassorbire sulle quali
l'impresa ha ancora il vincolo del riallineamento e risultanti dal bilancio
relativo all'esercizio in corso al 31 dicembre 2006.

P.a., uno stop per la dilazione (A. Seperso, pag. 5)
La richiesta di rateazione delle somme iscritte a ruolo non produce con
immediatezza la modifica dello status di soggetto inadempiente. Il
pagamento da parte dei soggetti pubblici rimane bloccato e le relative
somme assoggettate a pignoramento presso terzi. Le indicazioni sono
contenute nella nota di Equitalia del 27 marzo 2008.

Recesso del socio con deduzione (N. Villa e F. Cornaggia, pag. 28)
Sciolta la riserva sulla deducibilità delle somme corrisposte dalle società
di persone al socio receduto. Gli importi pagati dalla società sono
deducibili dal reddito imponibile della stessa, per la parte eccedente il
patrimonio netto contabile. È questo l'importante chiarimento fornito dalla
risoluzione n. 64/E del 25 febbraio 2008.

Importi tassati e indeducibili per la srl (N. Villa e F. Cornaggia, pag.
28)
Importi tassati per il socio percettore, ma indeducibili in capo alla srl
oggetto del recesso. Nelle società di capitali, le somme corrisposte al
socio receduto eccedenti la corrispondente frazione di patrimonio netto
sono da considerare indeducibili ai fini fiscali. Questa la conclusione
della nota n. 11489 del 6 marzo 2007, resa dalla Dre dell'Emilia Romagna.

Criteri di competenza per dedurre il costo (N. Villa e F. Cornaggia, pag.
28)
Criterio di competenza applicato sia dalla società per dedurre il costo del
recesso che dal socio per assoggettare a tassazione il credito maturato. La
risoluzione 65 del 2008 ribadisce che le somme ricevute a seguito del
recesso da parte del socio-persona fisica di snc sono da considerare quali
redditi di partecipazione e non redditi di capitale.

Regole simili con piccole variazioni (N. Villa e F. Cornaggia, pag. 28)
Società di persone e piccole società di capitale simili nell'esercizio del
diritto di recesso. Lo Statuto risulta sovrano nel delineare nuove ipotesi
di recesso, con limitazioni solo per le spa che fanno ricorso al mercato
dei capitali di rischio.

Accertamento presuntivo escluso (M. Tasini, pag. 31)
In mancanza di un sufficiente contraddittorio nessun accertamento
presuntivo. Nessun accertamento da coefficienti senza contraddittorio. Lo
ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza 7 febbraio 2008, n.
2816.

Telefonia, tracciabilità con prova (F. Ricca, pag.12)
Secondo la circolare 25/2008, emanata dall'agenzia delle Entrate, le sim e
le ricariche devono riportare la denominazione e il numero di partita Iva
del soggetto che ha assolto l'imposta con il regime monofase.