Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

lunedì 25 febbraio 2008

RASSEGNA STAMPA 25/2/2008

Il Sole 24 Ore

Trecentomila cause pronte al trasloco dal centro alle regioni (G.
Piagnerelli, pag. 33)
Come previsto dalla Finanziaria 2008, al fine di ridurre i costi della
giustizia tributaria e cercare di definire velocemente tutte le liti
arretrate, la Commissione centrale trasferirà i procedimenti in corso alle
sedi regionali.

Con la delocalizzazione meno costi per il cittadino (D. Carnimeo, pag. 33)
La riduzione delle sezioni della Commissione tributaria centrale e il
conseguente trasferimento dei procedimenti in corso alle Commissioni
tributarie regionali consentirà di ridurre i costi per il cittadino, che
potrà svolgere la propria attività difensiva nella propria regione,
evitando l'onere di una dispendiosa trasferta nella capitale.

Disco verde per le integrative (D. Deotto, pag. 34)
La Finanziaria 2008 introduce alcune disposizioni che ampliano la
possibilità per il contribuente di presentare una dichiarazione
integrativa, per rettificare a proprio favore alcuni comportamenti
"imposti" tenuti in passato (es. interessi passivi di finanziamento
relativi agli immobili patrimonio).

Entrate e contribuenti, correzioni su piani diversi
L'analisi dell'autore mira ad evidenziare le disparità esistenti tra i
contribuenti e l'Amministrazione Finanziaria quando bisogna correggere
degli eventuali errori. Mentre il contribuente può rettificare i propri
errori entro un determinato limite temporale e spesso con l'aggravio di
oneri e sanzioni, invece l'AF ha sempre tempo per rivedere le proprie
posizioni e rettificare o integrare i propri Modelli.

L'accesso del Fisco non blocca l'emendabilità (G. Gavelli, pag. 34)
La sentenza n 258/07 della Ctr di Bari ha riconosciuto la possibilità per
il contribuente di presentare una dichiarazione integrativa anche nel caso
in cui siano iniziati gli accessi, purchè la violazione precedentemente
commessa sia esclusivamente di natura formale.

Per l'operatività tempi più lunghi (G. Gavelli, pag. 34)
Anche la recente risoluzione n. 13/2008, emanata dall'agenzia delle
Entrate, sulle società non operative fornisce una parziale conferma sulla
possibilità dei contribuenti di rettificare le dichiarazioni
precedentemente presentate.

Sui conferimenti benefici record (P. Meneghetti e F. Rossi Ragazzi, pag.
35)
La nuova disciplina introdotta dalla Finanziaria 2008 sulla fiscalità delle
operazioni di riorganizzazione aziendale fornisce degli importanti vantaggi
e delle interessanti opportunità per le imprese. Tra le novità più
importanti ricordiamo la possibilità di avere il riconoscimento fiscale dei
plusvalori emersi dall'operazione straordinaria a fronte del pagamento di
un'imposta sostitutiva.

Ammortamenti: il nuovo sconto segue due strade (P. Meneghetti, pag. 35)
La nuova disciplina sulla deducibilità degli ammortamenti, con
l'eliminazione del quadro EC e la nuova regola sulla determinazione della
base imponibile Irap, genererà significative ripercussioni nel caso in cui
si effettuano delle operazioni di conferimento.

Neutralizzare i disavanzi sarà un'opzione libera (G.P. Ranocchi e G.
Valcarenghi, pag. 35)
Dal 1° gennaio 2008 è possibile affrancare i disallineamenti che emergono a
seguito delle operazioni di conferimento. Possono essere riallineati i
maggiori valori imputati alle immobilizzazioni materiali e immateriali.
Tali maggiori valori vengono riconosciuti a partire dall'esercizio in cui
viene esercitata l'opzione.

Quadro RQ dedicato ad allineare valori passati (G.P. Ranocchi e G.
Valcarenghi, pag. 35)
Nel quadro RQ di Unico 2008 sarà possibile indicare il riallineamento tra
valori civilistici e fiscali derivanti dalle operazioni straordinarie di
fusione, scissione e conferimento effettuate entro il periodo di imposta in
corso al 31 dicembre 2007.

A rischio il blocco dei crediti (A. Sacrestano e M. Villani, pag. 37)
Non si è ancora spenta la polemica con Equitalia per la vicenda delle
cartelle mute. Sembra profilarsi un nuovo filone di contenzioso con
l'agente della riscossione a proposito delle iscrizioni ipotecarie, dei
fermi amministrativi e dei blocchi di conto corrente disposti in seguito a
mancato pagamento dei ruoli.

L'uso delle ipoteche vuole più controlli (A. Sacrestano e M. Villani, pag.
37)
La riscossione dei tributi obbliga il legislatore a prestare attenzione a
eventuali distorsioni o abusi generati dal sistema. Ciò vale con maggiore
enfasi a proposito della procedura disposta dalla normativa per
l'iscrizione ipotecaria sugli immobili dei debitori. L'articolo 49 del Dpr
n. 602/73 consente all'agente della riscossione di promuovere azioni
cautelari e conservative a tutela del creditore.

Il recupero delle sanzioni è il modello da seguire (A. Sacrestano e M.
Villani, pag. 37)
"Risolvere il problema delle iscrizioni ipotecarie, garantendo le dovute
cautele a entrambe le parti in gioco compito al quale solo il legislatore
può ottemperare nel migliore dei modi". Un'indicazione a riguardo potrebbe
derivare dalla norma che disciplina il potere degli Uffici impositori
nell'avvalersi di misure cautelari quali appunto l'ipoteca.

False fatture in cerca di punibilità (A. Sacrestano e M. Villani, pag. 37)
Una recente sentenza della Cassazione (sezione 3° penale, n. 1996/07) ha
annullato una decisione della Corte di appello di Catania, non essendo
chiaro il contenuto e le modalità di falsificazione di fatture "passive",
poste a base di dichiarazioni fiscali con l'evidente scopo di detrarre dei
costi non spettanti.

Il trust paga come la donazione (R. D'Imperio, pag. 52)
Dalla circolare n. 3/2008 emanata dall'agenzia delle Entrate emerge che gli
atti di segregazione dei beni in trust, anche se non esiste il formale
trasferimento della proprietà, sono soggetti all'imposta sulle successioni
e donazioni.

Aprire con l'Agenzia un tavolo di confronto (C. Siciliotti, pag. 52)
L'autore, prendendo spunto dalla critica e dalle perplessità sorte in
merito alla emanazione della circolare n. 3/2008, si auspica che in futuro
possa essere promosso preliminarmente dalle Entrate un tavolo di confronto,
"con esperti provenienti da altri centri di comprovato sapere fiscale", per
discutere i temi e le questioni più delicate.

Trasferimento agevolato (G. Pusterla, pag. 52)
Dalla circolare n. 3/2008, emanata dall'agenzia delle Entrate, emerge che
ai fini delle imposte sulle successioni e donazioni, la base imponibile
delle aziende va assunta al netto dell'avviamento e, per quanto riguarda
gli immobili, rimane operante la soglia di non rettificabilità al valore
catastale.

Ipocatastali in proporzione (E.M. Guerra, pag. 52)
Secondo la circolare n. 3/2008, emanata dall'agenzia delle Entrate, le
ipocatastali sono dovute in misura proporzionale su tutti gli atti che
comportano un vincolo di destinazione, purchè tale vincolo presenti
implicazioni di tipo traslativo.

Il Catasto si aggiorna insieme ai cittadini (C. Cannafoglia, pag. 54)
L'agenzia del Territorio è chiamata ancora una volta in causa in merito al
contrasto all'evasione e all'elusione fiscale in ambito immobiliare. In
particolare dovrà individuare i fabbricati che, pur esistenti nella realtà,
non risultano dichiarati in Catasto.

Per l'Ici recuperi "al buio" (M. Fogagnolo, pag. 56)
La soppressione dell'obbligo di dichiarazione e comunicazione Ici potrà
rendere più difficoltoso il recupero dell'imposta da parte dei Comuni.

L'abrogazione lascia in vita l'adempimento fino al 2007 (M. Fogagnolo, pag.
56)
L'abrogazione dell'obbligo di dichiarazione Ici potrebbe mettere a rischio
l'attività di accertamento Ici per le violazioni dichiarative commesse dai
contribuenti fino al 2007.

Pubblicato il dossier "Guida alle successioni"

Aziende trasferite, l'imposta è "pesata" sulle potenzialità (Dossier, pag.
8)
Con la morte dell'imprenditore non viene meno la potenzialità produttiva
dell'azienda: pertanto, il valore dell'azienda compone l'asse ereditario ai
fini dell'applicazione dell'imposta di successione, senza che sia
sostenibile il venir meno del concetto di azienda in correlazione al
decesso dell'imprenditore.


Italia Oggi

Capitalizzazione con appeal (N. Villa, pag. 7)
Capitalizzazione degli interessi passivi in chiaro grazie alla risoluzione
3 del 14 febbraio del dipartimento politiche fiscali. Il comma 1 del nuovo
art. 96 prevede l'esclusione, dal nuovo meccanismo di deduzione, degli
interessi passivi compresi nel costo dei beni ai sensi del comma 1, lettera
b), dell'articolo 110. Considerato che in linea generale la regola
procurerà una nuova materia imponibile ai contribuenti Ires di non poco
conto, tutte le occasioni per abbattere il carico tributario sono da
analizzare con attenzione.

Il recupero degli oneri finanziari passa dal Rol (N. Villa, pag. 7)
La capitalizzazione oltre ad escludere la componente dai calcoli di cui
all'art. 96 permette di migliorare il Rol. E quindi di recuperare interessi
deducibili. Ma a patto che siano seguite le regole di contabilizzazione dei
principi contabili. Queste sono dettate nel caso di capitalizzazione degli
interessi con riferimento alle immobilizzazioni.

Non operative a effetto retroattivo (D. Liburdi, pag. 10)
Tutto pronto per la partenza delle novità in materia di società di comodo:
con il provvedimento del direttore dell'agenzia delle Entrate e con la
circolare esplicativa vanno a regime le regole introdotte dalla manovra per
il 2008 che hanno, come obiettivo comune, quello di incidere in modo
rilevante sulla disciplina modificata nel 2006. Con effetto, peraltro,
retroattivo al periodo di imposta 2007 per quello che concerne tutto il
sistema legato alla presentazione delle istanze di interpello.

Taglio alle istanze di interpello (D. Liburdi, pag. 11)
Sulla base di quanto contenuto nel provvedimento del direttore dell'agenzia
delle entrate e secondo quanto illustrato nella circolare n. 9, la
sensazione è che, nel corso del 2008, si verificherà una netta riduzione
delle istanze di disapplicazione. In particolare, è lecito attendersi un
effetto di questo tipo in relazione alle disapplicazioni fornite nel 2006
dove le condizioni non sono cambiate.

Periodo d'imposta 2006 a rischio (D. Liburdi, pag. 12)
Il provvedimento dell’agenzia delle Entrate disciplina una possibilità e
non un obbligo e non è dunque da escludere che, quantomeno in via
cautelativa, alcuni contribuenti possano decidere di formulare, anche per
il 2007, l'istanza di disapplicazione. "Più in generale, si deve in qualche
modo immaginare una soluzione per quelle società che, nonostante le
indicazioni del provvedimento, decidano comunque in via cautelativa di
ripresentare l'istanza nonostante ricorrano le condizioni del predetto
provvedimento".