Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

lunedì 26 ottobre 2009

Rassegna Stampa 26/10/2009

Il Sole 24 Ore

Doppia via per l’immobile (L. Miele, pag. 5)
La regolarizzazione per gli immobili detenuti all’estero e non
dichiarati può essere effettuata solo se siti in paesi collaborativi,
per gli altri casi si può procedere alla vendita dell’immobile e
successivo rimpatrio del denaro o al suo conferimento in una società per
rimpatriarne le partecipazioni.

Il costo o la perizia decidono il valore (V. Russo, pag. 5)
L’Agenzia delle entrate con la circolare n. 43 del 10.10.2009 ha
chiarito che l’immobile da regolarizzare deve essere inserito in
dichiarazione con il criterio del costo o tramite perizia da allegare
alla dichiarazione.

Nota d’accredito con Iva e fattura quando c’è il saldo (M. Sirri, Norme
e tributi pag. 4)
L’autore analizza le problematiche Iva nei preliminari immobiliari
relativamente alle clausole di nomina del terzo.

Il registro scatta in misura fissa solo dopo l’atto o una scrittura (R.
Zavatta, Norme e tributi pag. 4)
La dichiarazione di nomina della persona per la quale un atto è stato in
tutto o in parte stipulato è soggetta a imposta di registro in misura
fissa.

Plusvalenza da avviamento accertabili dal Registro (M. G. Strazzulla,
Norme e tributi pag. 5)
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 21020 del 30.09.2009, ha
affermato che è legittimo l’accertamento induttivo ai fini delle imposte
dirette sulla base di quanto accertato ai fini del registro e che è in
capo al contribuente l’onere della prova contraria.


Studi di settore sufficienti (Al. Sacrestano, Norme e tributi pag. 5)
La Ctr di Roma, con la sentenza n. 113/09, discostandosi
dall’insegnamento della Cassazione, ha affermato che l’accertamento da
studi di settore rappresenta una forma di controllo autosufficiente,
idoneo da solo a fondare la pretesa del Fisco.

L’Italia degli evasori nella rete delle procure (A. M. Candidi, pag. 3)
Nei primi nove mesi del 2009 la GdF ha segnalato alle procure 8.504
contribuenti per violazioni alle norme tributarie penali; il 28,1% in
più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Semaforo rosso alla falsa fattura (A. Iorio pag. 3)
Lo scudo fiscale non copre tutti i reati penali tributari da punibilità.
Resta ancora punibile, tra l’altro, la dichiarazione fraudolenta
mediante l’utilizzo di fatture false.’

La visita del fisco blocca l’effetto-scudo (D. Deotto, pag. 4)
Sono analizzate le cause ostative per l’accesso alla sanatoria; non è
possibile l’emersione se le violazioni tributarie, contributive e sul
monitoraggio sono già constatate.

Il questionario frena la sanatoria (A. Iorio, pag. 4)
Il ricevimento di uno dei quaranta mila questionari inviati dall’Agenzia
delle entrate costituisce una causa ostativa alla produzione degli
effetti dello scudo fiscale.

L’avvio delle indagini esclude i benefici (A. Iorio, pag. 4)
Il Fisco, coerentemente con le precedenti posizioni, ha chiarito che è
l’avvio del procedimento penale (con la sua formale conoscenza da parte
dell’interessato) e non l’esercizio dell’azione penale a bloccare gli
effetti di copertura dello scudo fiscale.

Le verifiche di fine anno impediscono la difesa (F. Falcone, A. Iorio,
Norme e tributi pag. 1)
Lo Statuto del Contribuente prevede per il contribuente il diritto di
muovere le proprie osservazioni sui Pvc entro 60 giorni.
L’Amministrazione tuttavia si trova a dover fare i conti con la
possibilità, in scadenza a fine anno, di accertare il periodo d’imposta
2004 facendo ricorrere le cause di “particolare urgenza” per derogare ai
principi dello Statuto.

Ammessa l’urgenza del fisco solo se motivata e particolare (F. Falcone,
A. Iorio, Norme e tributi pag. 1)
L’accertamento emanato prima della scadenza dei 60 giorni dal rilascio
del Pvc è invalido nel caso esso non sia accompagnato da un’adeguata
motivazione della “particolare urgenza” (ord. Corte Cost. n. 244 del
24.07.2009).

Il vecchio reato tributario non fa decadere il concordato (D. Settembre,
Norme e tributi pag. 5)
Non è possibile revocare il concordato fiscale nell’ipotesi in cui
l’Amministrazione finanziaria venga successivamente a conoscenza del
reato tributario di cui è accusato il contribuente (sent. Cass. n. 21973
del 16.10.2009).


Italia Oggi

Uno scudo frutto della mediazione (A. Bongi, pag. 10)
Le differenze fra la bozza della circolare n. 43 del 10.10.2009 e la sua
versione definitiva fanno emergere come i rilievi sollevati in occasione
del forum online, messo a disposizione dalle Entrate, siano stati in
tutto o in parte accolti.

Il regime di riservatezza è esteso (L. Nisco, pag. 11)
L’articolo analizza le modalità di valorizzazione nelle operazioni di
rimpatrio delle attività finanziarie alle quali è stato esteso il regime
di riservatezza.

Effetti collaterali all’Iva separata (F. Ricca, pag. 14)
La possibilità accordata ai contribuenti di gestire distintamente più
attività ai fini Iva comporta il vantaggio di circoscrivere gli effetti
dell’eventuale attività esente; di contro in alcuni casi è prevista
l’indetraibilità dell’imposta relativa all’acquisto di beni non
ammortizzabili utilizzati promiscuamente per le varie attività.

Assoggettati anche i passaggi interni (F. Ricca, pag. 14)
I passaggi di beni tra attività separate devono essere assoggettati
all’imposta con l’obbligo di fatturazione al valore normale.

Trattamento ad hoc per le locazioni (F. Ricca, pag. 15)
L’opzione per la gestione separata dell’Iva può essere applicata anche
alle locazioni di altri fabbricati o di altri immobili , con riferimento
a ciascuno di tali settori di attività.

Opzione facoltativa, slalom tra i limiti (F. Ricca, pag. 15)
L’articolo analizza i limiti dell’opzione di gestione dell’Iva per
soggetti che svolgono attività contraddistinte da diversi codici
statistici.

Crediti d’imposta a prova d’errore (M. Tasini, pag. 18)
La Ctr Emilia Romagna, con la sentenza n. 48 del 11.05.2009, ha chiarito
che l’errore telematico non blocca la spettanza del credito Irpef.