Studio Nigro-Dottori Commercialisti-Napoli

lunedì 17 marzo 2008

RASSEGNA STAMPA 17/3/2008

Il Sole 24 Ore

Studi, la nuova stagione (D. Deotto, pag. 33)
I nuovi studi di settore, operativi dal periodo di imposta 2007, presentano
rilevanti novità. Infatti, entrano in vigore i nuovi indici di coerenza, si
applicano differenti regimi per l'adeguamento e sono previste delle
semplificazioni per i contribuenti "multiattività".

Ma Gerico convince ancora (D. Deotto, pag. 33)
L'autore svolge un'analisi sulla efficacia degli studi di settore 2007 alla
luce della circolare n. 5/2008 emanata dall'agenzia delle Entrate, che
chiarisce come gli studi di settore possono dar luogo esclusivamente a
presunzioni semplici e non legittimano accertamenti automatici.

Fiamme gialle: fuga totale per un contribuente su tre (M. Mobili, pag. 33)
Dall'attività di controllo svolta dalla Guardia di finanza nel 2007 emerge
come quasi un terzo dei contribuenti con volume d'affari inferiore ai 7,5
milioni di Euro "omette completamente le dichiarazioni annuali per evitare
l'applicazione degli studi di settore".

Con la scomparsa di EC si misura la sostitutiva (L. Gaiani, pag. 34)
Il Dm 3 marzo 2008 ha dettato le regole attuative relative
all'affrancamento del quadro EC. Sarà possibile effettuare l'affrancamento
per singole categorie di deduzioni, corrispondenti ai singoli righi del
quadro EC. La scelta di effettuare l'affrancamento può essere rinviata
anche agli anni successivi, con riferimento alle deduzioni non ancora
riassorbite al termine di ciascun esercizio.

Va coordinato il pagamento in sesti dell'Irap (B. Santacroce e R.
Giorgetti, pag. 34)
L'opzione per l'affrancamento delle deduzioni extracontabili mediante il
pagamento di un'imposta sostitutiva rappresenta un'alternativa al regime
ordinario di tassazione delle eccedenze rilevanti ai fini Irap, secondo il
quale tali eccedenze devono essere recuperate a tassazione in sei quote
costanti a partire dal periodo d'imposta 2008.

La variabile del possesso (L. Gaiani, pag. 34)
Nel valutare la convenienza dell'affrancamento delle deduzioni
extracontabili occorre tenere conto dei tempi di recupero dei valori
riallineati, variabili a seconda della natura delle voci di bilancio con
riferimento alle quali si opta per il riallineamento e del vincolo di
possesso quadriennale previsto per i beni oggetto di riallineamento.

Fiscalità differita da archiviare (L. Gaiani, pag. 34)
Coloro che entro la data di formazione del progetto di bilancio per il 2007
decidono di optare per l'affrancamento delle deduzioni extracontabili, già
nel bilancio 2007 dovranno eliminare il fondo imposte differite relativo
alle poste affrancate e rilevare il debito per l'imposta sostitutiva.

Il socio esce di scena con dubbi (P. Meneghetti, pag. 35)
La risoluzione n. 64/2008, emanata dall'agenzia delle Entrate, ha
classificato come reddito d'impresa quello che il socio consegue a seguito
del recesso dalla società. Come tale, il reddito in questione sarà
soggetto a tassazione in base al criterio di competenza, con la possibilità
di beneficiare della tassazione separata se la società è stata costituita
da almeno cinque anni.

Pace fatta sulla deducibilità (P. Meneghetti, pag. 35)
Secondo l'agenzia delle Entrate (risoluzione n. 64/2008) le somme
corrisposte dalla società di persone al socio recedente sono deducibili, da
parte della società, per l'ammontare che eccede la quota di patrimonio
netto di pertinenza del socio.

Quando conviene la rivalutazione del "pacchetto" (G.P. Ranocchi, pag. 35)
La riapertura dei termini per la rivalutazione del costo delle
partecipazioni detenute da persone fisiche non in regime di impresa,
fissati al 30 giugno 2008, va valutata con attenzione alla luce di una
possibile liquidazione della quota del socio recedente mediante acquisto
della partecipazione da parte degli altri soci o di terzi.

Procedura più complicata per le Spa (G. Valcarenghi, pag. 35)
I chiarimenti forniti dall'amministrazione finanziaria (risoluzione n.
64/2008) sul recesso del socio da una società di persone non possono
applicarsi ai soci delle società di capitali.

La fusione comunitaria trova un nuovo Codice (A. Busani, pag. 36)
A breve verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un decreto legislativo
che recepirà la decima direttiva Ue societaria. Le nuove disposizioni
disciplineranno le fusioni transfrontaliere, andando a colmare un vuoto
normativo presente nel nostro ordinamento.

Lotta alla doppia imposizione, ma la neutralità non è totale (M. Piazza,
pag. 36)
Le fusioni transfrontaliere, che a breve saranno ammesse anche nel nostro
ordinamento, potranno dar luogo a fenomeni di doppia imposizione in
contrasto con gli orientamenti della giurisprudenza comunitaria.

Fisco asimmetrico sui beni "destinati" (A. Busani, pag. 36)
Il regime di tassazione dei trust ai fini delle imposte sui trasferimenti,
oggetto della circolare n. 3/2008 emanata dall'agenzia delle Entrate,
presenta significativi profili di asimmetria rispetto alle regole
applicabili alla costituzione di altri vincoli di destinazione, quali il
fondo patrimoniale.

Successione sbagliata, ammesso il rimborso (D. Settembre, pag. 37)
Con la sentenza 4755 del 25 febbraio 2008, la Corte di Cassazione ha
affermato che nel caso in cui sia stato commesso un errore nel dichiarare i
beni ricevuti in eredità, il rimborso dell'imposta di successione
illegittimamente pagata può essere richiesto entro il termine di
prescrizione e non entro il più breve termine per la correzione della
dichiarazione.

L'atto notorio fa fede nel contenzioso (A. Sacrestano, pag. 37)
Secondo la Ctp di Lecce (sentenza 771/1/07 del 29 febbraio 2008) anche il
contribuente, nell'ambito del contenzioso tributario, può beneficiare delle
dichiarazioni rese da terzi in sede extraprocessuale.

Con più consulenze tecniche non c'è cessione di know how (E. Sollini, pag.
37)
Secondo la Ctp di Pisa (sentenza n. 157, depositata il 13 febbraio 2008) la
prestazione ripetuta di consulenze tecniche non costituisce cessione di
know how ma rappresenta lo svolgimento di un'attività professionale i cui
corrispettivi sono soggetti ad Iva.

Contributi imponibili ma esenti Iva (G. Tucci e S. Rezzonico, pag. 43)
Le circolari n. 46 e n. 66 del 2007 emesse dall'agenzia delle Entrate
trattano del regime fiscale del conto energia per le imprese, chiarendo che
i contributi ricevuti sono esenti da Iva ma costituiscono un componente del
reddito imponibile, tanto nell'ipotesi in cui l'energia sia utilizzata per
autoconsumo quanto nel caso in cui sia usata per la vendita.



Italia Oggi


Interessi passivi, danno retroattivo (C. Bartelli, pag. 5)
L'ordine dei dottori commercialisti di Milano evidenzia come la modifica
delle norme di deducibilità degli interessi passivi possa alterare
notevolmente i risultati di investimenti già effettuati, producendo, così,
effetti sostanzialmente retroattivi.

Dal consolidato fiscale un'attenuazione per i gruppi (E. Zanetti, pag. 5)
Le nuove regole sulla deducibilità degli interessi passivi possono
risultare particolarmente penalizzanti per le pmi, che in genere non erano
soggette ai limiti della thin cap e del pro rata patrimoniale. Tra le
poche vie di fuga disponibili oltre alla ricapitalizzazione occorre
valutare l'opportunità della adesione al regime del consolidato fiscale,
ove possibile, e quella della capitalizzazione degli interessi sul valore
dei beni.

Società, occhio ai cambi di look (M. Tasini e N. Villa, pag. 6)
Una delle strade possibili per non incorrere nei nuovi limiti di
deducibilità degli interessi passivi previsti per le società di capitali è
quella della trasformazione regressiva in società di persone. La scelta
deve tuttavia essere effettuata tenendo presente le regole civilistiche e
fiscali applicabili a tali forme societarie, nonchè i possibili rischi
derivanti dalle norme antielusive.

Immobili civili al bivio capitalizzazione (M. Tasini e N. Villa, pag. 6)
La non totale coincidenza tra le norme civilistiche e le regole fiscali in
materia di capitalizzazione degli interessi passivi pone dubbi circa la
possibilità di beneficiare della esclusione dal limite di deducibilità con
riferimento agli interessi capitalizzati sul valore degli immobili civili.

Amministratori, rischio scelte forzate (M. Tasini e N. Villa, pag. 7)
Le nuove norme in materia di deducibilità degli interessi passivi, che ai
fini della determinazione del ROL attribuiscono rilevanza a voci di conto
economico di natura valutativa, quali gli accantonamenti ai fondi rischi ed
oneri, rischiano di indurre scelte di bilancio non conformi alle regole
contabili.

Tornano di moda gl'incrementi interni (M. Tasini e N. Villa, pag. 7)
In considerazione degli effetti positivi ai fini della deducibilità degli
interessi passivi in base alle nuove regole introdotte dalla Finanziaria
per il 2008, si potrebbe assistere a un ricorso più frequente agli
incrementi di immobilizzazioni per lavori interni.